Due supertuberi per 1,2 chili a 95mila euro

Lorenzo Amuso

da Londra

Novantacinquemila euro per un lotto di tartufi di 1,2 chili: questa la valutazione record raggiunta da due eccezionali esemplari di «Tuber magnatum pico», venduti nel corso della VII edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba. Ad aggiudicarseli una banca di Hong Kong, una delle due metropoli (con Londra) in collegamento via satellite con il Castello medioevale di Grinzane Cavour, dove si è svolta l’iniziativa benefica. Nata nel 1999 dall’intuizione del «gastronauta» Davide Paolini per assicurare una legittimazione culturale al prezioso tubero d’Alba, la manifestazione sulle colline della Langhe ha visto la partecipazione di Natalia Estrada, in qualità di madrina, di personaggi del mondo dello spettacolo (Giancarlo Magalli, Giada de Blanc) e della cultura (Giuliano Soria e Alessandro Perissinotto).
All’incanto 16 tartufi di varie pezzature. Cinque a Grinzane, altrettanti al ristorante londinese Fiore di Umberto Vezzoli e all’hotel Ritz Carlton di Hong Kong. Gran finale con un ultimo lotto, comprendente due tartufi di 800 e 400 grammi, conteso dalle tre piazze in contemporanea. Complessivamente sono stati raccolti 183mila euro, che verranno destinati a tre istituzioni assistenziali: alla Fondazione per la ricerca e cura del cancro di Candiolo (Torino), presieduta da Allegra Agnelli, all’organizzazione «Mother’s Choice», che costruirà ad Hong Kong una casa di accoglienza per ragazze madri, e alla Fondazione britannica Hands and Hearts.
Promossa dall’Enoteca regionale piemontese di Grinzane Cavour, d’intesa con la Regione Piemonte e la città di Alba, l’asta ha ritoccato il record dell’ultima edizione, quando erano stati devoluti in beficenza 115mila euro, e un tartufo di 1,1 chili venduto a New York per 35mila euro. Merito soprattutto dell’esordio della Cina, che dimostra sempre più interesse verso il tubero piemontese.

Non solo da un punto di vista del consumo, ma anche della produzione, come dimostrano gli ultimi dati forniti dalla Coldiretti: nel primo trimestre del 2005 l’importazione di funghi e tartufi provenienti dal Paese orientale è cresciuta del 67 per cento.

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