Tutto è nato dallidea di una giovane dipendente dellAuchan, la catena di supermercati. E ieri ne sono stati presentati i frutti: duemila zainetti «rottamati» dagli studenti italiani saranno inviati ai loro colleghi meno fortunati di Sudan e Angola. «Che li accoglieranno con un sorriso e questo è un motivo di grande gioia», racconta Patrick Espasa, direttore generale di Auchan. In 40 ipermercati è stato dato un buono sconto per lacquisto di uno zaino alle famiglie che consegnavano il vecchio. A quel punto, lazienda ha chiesto aiuto allAltis, lAlta scuola di impresa delluniversità Cattolica, per trovare chi poteva far arrivare le cartelle «ritirate» (e in buono stato) ai bambini meno fortunati. È intervenuta così la fondazione Conossiana, ente no profit che opera in 35 Paesi del mondo. «Gli zainetti partiranno a fine dicembre - racconta madre Liliana Ugoletti, direttrice della Fondazione -. Li distribuiremo a El Obeid, città nel cuore del Sudan dove più forti sono le conseguenze della guerra civile. Lì gestiamo delle scuole volanti che da un momento allaltro, se la situazione precipita, dobbiamo spostare. Altri zainetti andranno in Angola, dove gestiamo una scuola con 2500 alunni». Mario Molteni, direttore della Borsa progetti solidali dellAltis, parla di «ottimo esempio di collaborazione tra profit e no profit».
Lo ascolta anche Alessandra Bassetti, lideatrice del progetto. «Siamo riusciti ad aiutare le famiglie italiane e allo stesso tempo i bambini dei Paesi poveri. La soddisfazione più grande? Quando mio nipote mi ha detto: zia, anchio voglio rottamare lo zainetto!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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