
L'obiettivo del progetto è nobile: raccogliere fondi per costruire un panificio e una scuola di panificazione in Camerun a Bambui, per creare un luogo di aggregazione oltre che per donare pane ai giovani detenuti del carcere di Bamenda. Ma si parlerà anche di disturbi alimentari a "Pane in piazza" in piazza Duomo, con una tavola rotonda alle ore 18,30 di lunedì 25 agosto dal titolo "Il peso delle briciole" a cura dei responsabili del centro "Food for mind" di corso Vercelli, lo psichiatra e psicoanalista Leonardo Mendolicchio ed Emanuella Apicella, psichiatra e psicoterapeuta. A partire dalle ore 16,30 gli esperti saranno a disposizione per dare informazioni e rispondere a domande su un'emergenza che riguarda numerosissime persone. Anoressia, bulimia, binge eating e non solo: sono le malattie per le quali il pane non è solo pane.
Si inaugura domenica 24 agosto alle ore 10,30 la manifestazione promossa dai Missionari cappuccini di Milano in collaborazione con la famiglia Marinoni, storici panificatori. Per una settimana, fino a lunedì primo settembre, dalle 7,30 fino alle 23, duecentocinquanta fornai d'Italia prepareranno in diretta le specialità regionali dolci e salate da distribuire al pubblico in cambio di un'offerta. Un'iniziativa che negli scorsi anni ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone.
Pane e non solo pane, perché il valore simbolico dell'alimento è fondamentale per tutti, non solo nel mondo cristiano. È la prima volta che si svolgeranno tavole rotonde e intrattenimento tra musica, danze, incontri e confronti aperti a tutti. Tra i partecipanti, accanto all'arcivescovo Mario Delpini, il teologo Ermes Ronchi e fra Roberto Pasolini, predicatore della Casa pontificia. Si parlerà anche di temi di attualità legati alla pace, il pane spirituale desiderato dal mondo, con il parroco di Betlemme fra Rami Asakrieh, il vescovo maronita di Batroun, in Libano, padre Mounir Khairallah e il direttore di "Terra santa", Giuseppe Caffulli.
L'appuntamento 2025 cade nell'ottocentesimo anniversario del Cantico delle creature di san Francesco. "A Pane in Piazza, noi frati Cappuccini di Lombardia vogliamo unirci al messaggio del Giubileo per rispondere alla grande fame di speranza che ha il mondo", è il desiderio di fra Giovanni Cropelli. I cappuccini milanesi gestiranno in prima persona panificio e scuola di panificazione in Camerun. "Il Giubileo 2025 dà l'occasione a Pane in Piazza di celebrare il pane come simbolo di Speranza e di Condivisione.
Vogliamo riconoscere ai panificatori d'Italia, veri artigiani di speranza, una giornata giubilare per celebrare il loro impegno, le loro fatiche ed il valore di ciò che producono: frutto della terra e del loro lavoro" dichiara l'arcivescovo Mario Delpini.