E adesso poca voglia di primarie L’ombra del flop sul voto di oggi

IL CLIMA I sostenitori del Pd temono una scarsa affluenza da parte della gente

Il ciclone Marrazzo si abbatte sul Pd nel giorno che precede le primarie, quando i simpatizzanti democratici sono chiamati a esprimere la loro preferenza sul futuro segretario del partito (Franceschini, Bersani e Marino). E c’è grande fermento negli oltre 650 gazebo ove sarà possibile oggi dalle 7 alle 20 esprimere il proprio voto. «Io spero che la Roma vinca - ci dice uno dei ragazzi che sta predisponendo schede e documenti nello stand di piazza del Popolo - così i tifosi che usciranno dallo stadio prima di tornare a casa magari si fermeranno un attimo anche da noi… insomma, puntiamo sull’euforia del calcio…». Ma al centro storico si respira un’aria diversa dalle periferie.
Al quartiere Don Bosco, al Tuscolano, da sempre foriero di voti e preferenze per la sinistra, c’è infatti il timore che i cittadini abbiano poca voglia di andare al voto. Perché bisogna avere più di 16 anni, portare un documento d’identità oltre che il certificato elettorale per i maggiorenni, dare la propria adesione e sostegno al progetto del Partito con un contributo di 2 euro. Insomma, forse in periferia non c’è tanta voglia di prendere seriamente questa cosa. «Temiamo che anche in questo caso - dicono nella centrale in via Flavio Stilicone - l’assenteismo la faccia da padrone. Non abbiamo segnali in verità negativi, qui infatti non si tratta di dare semplicemente un voto politico ma di far capire a tutti chi sarà l’uomo che dovrà probabilmente portare il Pd alla sfida con Berlusconi».
La gente si avvicina con curiosità, i giovani sembrano quasi divertirsi: «Una volta eletto uno o l’altro che cambia, tanto fanno come vogliono». Gli anziani, invece, ci credono di più. Qualcuno esce da messa dalla chiesa di S. Giovanni Bosco e quasi sussurra: «Meglio Franceschini, Bersani mi sembra troppo comunista e quindi poco cattolico…».
Fuori Roma, andando verso i Castelli si nota una maggiore partecipazione anche se la domenica nella zona si annuncia quanto mai dispersiva, tra fiere e sagre. Roma, comunque si prepara: i nove collegi in cui è stato suddiviso il territorio eleggeranno solo 49 delegati nazionali su mille totali. Più facile entrare nell’assise del Lazio, dal momento che la capitale esprimerà 208 delegati su 400.

Mentre Bersani e Marino hanno presentato una sola lista a sostegno, Franceschini ne ha invece confezionate due. I tre aspiranti segretari regionali sono Roberto Morassut (Franceschini), Alessandro Mazzoli (Bersani) e Ileana Argentin (Marino).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica