E Aig rivede l’utile dopo due anni

Aig, il colosso assicurativo statunitense arrivata un anno fa a un passo dal fallimento, rivede la luce. Per la prima volta dal 2007 e grazie all’assenza delle svalutazioni che l’avevano portata sull’orlo del crac, il trimestre è terminato in attivo.
La società ha parlato di segnali di stabilizzazione, in un momento in cui proseguono gli sforzi per sottrarre la compagnia al controllo del governo: lo scorso settembre, per salvare il gruppo dal collasso l’amministrazione ha teso una mano ad Aig, garantendo in varie tranche prestiti per oltre 180 miliardi di dollari e assumendo il controllo dell’80 per cento della società.
Nel secondo trimestre, Aig ha iscritto a bilancio utili per 1,82 miliardi di dollari, 2,30 dollari per azione, in decisa controtendenza rispetto alle perdite per 5,36 miliardi, 41,13 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Escludendo perdite capitali e altri oneri, i profitti sono stati per 2,57 dollari per azione, contro le perdite dell’anno scorso per 10,15 dollari. Il giro d’affari è cresciuto del 48 per cento a 29,52 miliardi, dai 19,93 miliardi dell’anno scorso. Gli analisti attendevano utili decisamente meno copiosi pari a 1,67 dollari per azione.
«Anche se i nostri risultati operativi rimangono difficili, condizionati da un’economia debole e dai problemi accumulati dalla società in passato, il trend delle performance si sta stabilizzando rispetto al primo trimestre», ha detto l’amministratore delegato Edward Liddy. La nuova gestione della società nel suo comparto assicurativo, premi più bassi e minori margini di profitto, ha spinto alcuni suoi concorrenti a protestare, sostenendo che la società è in grado di abbassare il prezzo dei suoi prodotti perché ha ricevuto forti iniziazioni di liquidità dal governo. Una pratica che invece non può essere sostenuta dalle compagnie assicurative che non hanno beneficiato di aiuti federali. La società si prepara comunque lunedì prossimo ad un ennesimo cambio al vertice.
Robert Benmosche, ex presidente e amministratore delegato di MetLife, prenderà il posto di Liddy alla guida del gruppo. Si tratta del quinto cambio al vertice a partire dal 2005. Il nuovo amministratore delegato, Benmosche, ha 65 anni ed occupava la stessa posizione in MetLife ossia la maggior compagnia degli Usa.

Certo che il lavoro che si troverà a fare sarà gravoso dato che dovrà ripagare il prestito governativo che è appunto pari a 180 miliardi di dollari.
Negli ultimi 12 mesi il titolo Aig ha perso oltre il 90%. Ieri però è risalito del 20%.

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