E all’Help desk ti spediscono direttamente in Blanchisserie

A l centro stampa che sta al Lingotto, laddove una volta sudavano gli operai della Fiat oggi fumano i cervelli di cinquemila giornalisti. Passi per la banca e per lo snack point, che sarebbe poi il bar (qui, a Torino, non c’è cosa o fatto che non venga tradotto in inglese, forse qualcuno arriverà a pronunciare la casa madre «Fàieìt»?), passi per il main help desk, l’internet lounge, l’Ioc kiosk o la sortie, un bel misto di francoinglese che non guasta e fa tanto Olympic Games o Jeux. Ma per non farci mancare nulla c’è anche la blanchisserie, sarebbe la lavanderia o tintoria, che propone a noi zingari benestanti cifre di questo tipo: cinquanta centesimi per l’intimo (mutande e simili), tre euro per la camicia ma cinquanta centesimi in più se è diminutivo vezzeggiativo cioè la camicetta. E addirittura quattordici euro per una coperta. Sarei curioso di appostarmi per individuare il primo accreditato che si presenterà con l’articolo in questione. Comunque i giapponesi si mettono in fila anche davanti alle lavatrici. Qui al Lingotto se vuoi respirare una boccata d’aria pura devi vivere all’interno della sala stampa e delle cosiddette venues dei servizi succitati. Se metti il naso appena fuori, in quel corridoio all’aperto che collega appunto le due strutture, entri in zona tossica, là si riuniscono gruppuscoli di tossici, il fuma-fuma dilaga, poliziotti e carabinieri aggiungono le loro boccate, inviati inglesi, ucraini, slovacchi, russi, italiani superano la porta di accesso e sfogano nel tabacco il pezzo represso. Nel salone di lavoro i televisori sono tutti con l’audio azzerato, acquari nei quali si muovono i pesci sciatori, hockeisti, bobbisti, pattinatori. Ogni tanto ascolti un urlo, arriva da uno stand dove i fortunati, quelli del comitato olimpico, possono ascoltare.

L’urlo porta i presenti-scriventi-pensanti al di qua, a voltarsi di scatto verso i televisori, senza capire una mazza di quello che è appena accaduto ma fidandosi della gioia altrui. Vanno così le cose tra i cosiddetti operatori del pensiero e della comunicazione. Oh yes.

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