Il progetto è stato battezzato Vesta, dal nome della dea romana della casa e della famiglia. Jeff Bezos, numero uno di Amazon, ha ordinato la massima riservatezza, ma la quantità di esperti di automazione assunti dal cosiddetto Lab126, laboratorio 126, il centro di ricerca californiano del gruppo, ha attirato l'attenzione della stampa. Così, pochi giorni fa, l'agenzia Bloomberg ha rivelato il segreto: nel 2019, l'anno prossimo, Amazon intende lanciare sul mercato il primo robot per la casa. Non si sa ancora che cosa sarà in grado di fare, e non mancano gli scettici sulla possibilità che si tratti di un prodotto davvero rivoluzionario. Secondo gli osservatori più prudenti potrebbe essere semplicemente l'evoluzione degli attuali assistenti digitali, magari con qualche funzione e capacità in più. Altre fonti, invece, sottolineano la capacità innovativa del Lab126 con sede a Sunnyvale (da lì è uscito tra l'altro il dispositivo di lettura Kindle, oltre a un'altra decina di gadget elettronici) e parlano di aspettative elevate.
La robotica, tra l'altro, è da tempo una delle aree di attività di Amazon, che nel 2012 comprò una delle società all'avanguardia, Kiva Systems, la ribattezzò Amazon Robotics e inizio a costruire in casa i sofisticati automi industriali che oggi gestiscono la logistica e i magazzini del gruppo di e-commerce. In tutti i casi la decisione di investire sui maggiordomi virtuali è una scommessa importante su un settore, che nel 2025, secondo la società di ricerca R&M, potrebbe valere 15 miliardi di dollari.
Già oggi il gruppo di Jeff Bezos vanta uno degli assistenti digitali più venduti nel mondo, Amazon Echo, meglio conosciuto con il nome di Alexia (l'equivalente di Siri della Apple). Il sistema, una sorta cuore digitale della casa, risponde alle domande, regola riscaldamento e aria condizionata, telefona, accende radio, musica e tv con semplici comandi vocali. Per il momento Alexia non è disponibile sul mercato italiano anche se pare che la società abbia avviato un gruppo di ricerca incaricato di preparare lo sbarco nella Penisola.
Da qualche settimana parla invece la nostra lingua ed è in vendita anche da noi l'assistente domestico studiato dal colosso Google e che prende il nome di Google Home: una sorta di altoparlante intelligente dal design iper-moderno che va piazzato in un'area centrale della casa e comunica con
tutti i dispositivi elettronici dell'abitazione e collegandosi a internet attraverso il normale wifi casalingo fornisce informazioni, raccontandole all'utilizzatore come se si trattasse, appunto, di una persona di servizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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