E Assoedilizia: «Niente aumenti, ma paghiamo tutti l’ingresso in città»

Colombo Clerici, i 150mila iscritti ad Assoedilizia come vedrebbero l’aumento di Ecopass a 5 euro?
«Credo di avere una soluzione migliore, che sostengo già da anni».
E cioè?
«Cioè estendere Ecopass a tutti, a prescindere dall’auto inquinante o non inquinante, senza aumentare le tariffe».
Quindi il ticket costerebbe meno?
«Certo, è proprio qui la forza dell’idea. Costerebbe anche meno di un euro. Potremmo arrivare a 50 centesimi appena».
Bello, ma il Comune dovrebbe rinunciare ai 60 milioni di introiti.
«Assolutamente no, guadagnerebbe più del doppio».
Ci spieghi.
«Facciamo un esempio. Se ogni pendolare che viene a Milano in auto e ogni city user pagasse un euro, in un anno il Comune incasserebbe 125 milioni».
Nel suo conto non ha compreso i milanesi.
«Appunto, figuriamoci calcolando anche quelli. E comprenderei anche chi gira in motorino. Spesso sono proprio gli scooter quelli che inquinano di più».
Quindi propone una tariffa popolare ma per tutti.
«Sì, molto meglio di un aumento delle tariffe, fino a 10 euro per i furgoncini, che colpirebbe solo pochi. Ecopass deve sì essere un deterrente ma anche una misura volta a produrre gettito fiscale».
Per investire sul trasporto pubblico.
«Anche. E anche per ammortizzare le spese degli impianti. Per avviare il sistema del ticket sono stati spesi 100 milioni di euro e il Comune deve ancora rientrare della spesa».


Troppo come investimento iniziale?
«Sì, diciamo che io avrei preferito un meccanismo più semplice. Così invece l’introito per le casse comunali si è ridotto».
Cosa pensa del referendum?
«Chi non è direttamente interessate dalle misure vota a cuor leggero».

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