E a Bologna varano le «doppie primarie»

da Bologna

Dalle urne arrivano soltanto legnate? I sondaggi sono sempre più cupi? La soluzione per il Partito democratico arriva direttamente dalla città simbolo della sinistra, Bologna la rossa, culla di Romano Prodi. In fondo è semplice: basta moltiplicare le primarie. Un rito dal sapore dionisiaco, per il popolo fedele ai 18 partiti della (fu) Unione. E insieme la sola, possibile pseudo elezione che di questi tempi garantisce alla sinistra ottime chance di vittoria. Nello specifico, in vista della corsa a ostacoli di Cofferati verso le Comunali del 2009, il piano all’ombra delle due Torri è dividere le primarie tra «pre primarie» e «post primarie».
Come da tradizione, l’esito è scontato: il candidato del Pd sarà il sindaco uscente. Ma come fare a riproporlo, dopo anni di polemiche interne e delusioni all’esterno? L’idea è questa: fare delle primarie interne al Pd, eleggere l’ex segretario della Cgil «alla bulgara», e quindi chiamare il popolo della sinistra allargata alle «seconde primarie»: Cofferati vs i leader degli altri partiti.
Il progetto piace a molti: dalle cartiere in fermento per l’arrivo di un ordinativo di schede elettorali senza precedenti, allo stesso sindaco, in cuor suo preoccupato che da un «singolo» giro di primarie possa saltar fuori dal cespuglio un nuovo Obama all’emiliana. Un gruppo di dirigenti e professori universitari capitanati da Gianfranco Pasquino, politologo «padre nobile» della sinistra progressista, ha deciso però di lanciare un appello al buon senso: «Il dibattito bolognese sulle primarie (è sempre più confuso e inconcludente. L’ipotesi di un doppio turno di primarie – prima quelle di partito e poi, eventualmente, quelle dell’eventuale (?) coalizione – non sta né in cielo né in terra, e chi la sostiene vuole manipolare la democrazia!».


Insomma, si legge nella denuncia del gruppo dissidente dalla linea del sindaco: «Aut aut: o si fanno le primarie di partito o si fanno le primarie di coalizione». Pare che qualcuno, nell’entourage del sindaco, stia già pensando a delle pre-pre-primarie, per far decidere al popolo della sinistra quali primarie organizzare.

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