È scontro, al Parlamento Ue, sui componenti della nuova Commissione europea. Mentre monta la pressione su Rumiana Jeleva, la candidata popolare bulgara accusata di incompetenza dopo la sua audizione, i gruppi politici dellEuroparlamento affilano le armi e si preparano ad assestare colpi incrociati per mettere sulla graticola i candidati delle altre formazioni. Il gruppo S&d ha intensificato il suo pressing contro lattuale ministro degli Esteri di Sofia invitando il governo bulgaro a ritirare la sua candidatura. Ma a doversi difendere da critiche e accuse è toccato anche al futuro commissario allEnergia, il tedesco Gunther Oettinger. Il quale, rispondendo alle incalzanti domande di alcuni europarlamentari su presunte simpatie filo-naziste, ha dovuto dare spiegazioni sul suo passato sottolineando di non essere assolutamente antisemita e di avere ottimi rapporti con la comunità ebraica.
Il presidente dellEuroparlamento, Jerzy Buzek, a quanto si è appreso, su sollecitazione dei coordinatori della commissione sviluppo che hanno ascoltato laudizione della candidata al portafoglio della cooperazione, ha scritto al presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, chiedendogli di valutare, possibilmente entro oggi, se ritiene ancora la candidata bulgara adeguata al ruolo a cui è destinata.
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