(...) ha accettato di sottoscrivere il manifesto del forum ligure - scrive Anna Maria Panfili, presidente del Forum - e non ha accolto nel suo programma alcuna delle nostre priorità».
Due richiami precisi che scuotono sacerdoti e fedeli a pochi giorni dal voto e che in Liguria assume un sapore particolare visto che in campo cè un candidato, Sandro Biasotti, che i riferimenti di Bagnasco lha già fatti propri nel suo programma ma che vede dallaltra parte la presenza dellUdc, partito che fa riferimento ai valori cattolici ma schiacciato in unalleanza dove prevalgono posizioni abortiste e spesso anti clericali. Un solo esempio: Cristina Morelli, capolista dei Verdi per il consiglio regionale ha parlato «di vescovi sordi ai bisogni reali delle persone» bollando come «inaccettabile» il fatto che la Chiesa si sia esposta in campagna elettorale. Alla parrocchia di San Torpete, feudo di don Paolo Farinella, parlano di un parroco arrabbiatissimo con lArcivescovo e pronto a dare una risposta forte che farà seguito alla lettera distribuita in parrocchia nella quale chiede le dimissioni del Papa sulla vicenda dei preti pedofili. Allopposto di don Farinella cè don Vincenzo Ricciardi, vice parroco di San Bartolomeo della Certosa: «La Conferenza episcopale della Liguria è stata chiara e ha fatto capire precisamente per chi non si deve votare - commenta -. Non ha fatto nomi ma si capisce, ora i cattolici devono stare attenti a non sbagliare i loro rappresentanti nelle istituzioni». Secondo don Ricciardi «la gente è disorientata e sempre meno appassionata alla politica. Cè ancora chi viene a chiedere come orientarsi al voto e noi dobbiamo promuovere le indicazioni dei Vescovi».
Sempre a ponente, alla parrocchia di San Giovanni Battista di Sestri, il parroco don Gianfranco Calabrese cerca di darne unaltra chiave di lettura: «Bagnasco non ha dato indicazioni di voto ma criteri di valutazione ed è stato enfatizzato solo un aspetto del suo discorso. Linvito che posso fare ai cattolici è di scegliere le singole persone in base a quanti possano sostenere questi valori e verificare successivamente che si comportino come promesso». Spostandosi a Santa Zita don Franco Pedemonte condivide lappello del cardinale: «Non ha indicato partiti, ma valori: chi ha fatto e proposto leggi contro quei valori se ne assume la responsabilità».
Al Centro Banchi di piazza Banchi raccontano come il trans Valentina, candidata dei Verdi, sia andata a chiedere il loro sostegno «ma glielo abbiamo rifiutato. Comunque non è stato questo episodio, né lintervento di Bagnasco che ci ha orientato al voto: sapevamo già prima chi rappresenta i nostri valori».
Non la pensa allo stesso modo padre Modesto Paris, agostiniano scalzo di San Nicola da Tolentino: «Voglio bene allArcivescovo ma ha sbagliato. È scorretto intervenire a tre giorni dal voto - spiega -. Berlusconi appoggia il Papa sui preti pedofili e il giorno dopo Bagnasco risponde con un discorso elettorale: non mi è piaciuto, si andrà a confessare per quello che ha fatto». Il richiamo «elettorale» scuote anche i Gesuiti della chiesa di piazza Matteotti: «Dietro il discorso dei Vescovi cè un discernimento e cè da credere che non sia frutto di un momento ma di giorni di valutazione attenta. Bisogna considerare cosa significa difendere la vita: aborto ma anche rispetto delle persone, degli immigrati, non arrivare al potere irregolarmente. Prima di votare bisogna fare un discernimento: come i Vescovi».
Intanto Sandro Biasotti fa nuovamente suo lappello di Bagnasco: «Da mesi dichiaro che il mio programma si ispira ai valori cattolici. Ribadisco che siamo per la difesa della vita: tante persone che conosco, che pensavano di abortire, sono oggi le mamme più felici; modificherò la legge sullomofobia perché io non ho nulla contro i gay e ci sono persone con le quali ho anche collaborato nel lavoro, ma non ritengo che debbano avere più diritti degli altri. Sul tema immigrazione - prosegue il deputato Pdl - lho già detto alla Lega: saremo solidali con tutti e abbiamo bisogno di immigrati che lavorino e non che trasformino in suk le località turistiche».
Andrea Macco