Si parla di un miliardo di euro per il Grande Gemello di Venus. Tranquilli non siamo approdati a una P5 extraterrestre. Si tratta di lotto. I lottoazzardisti del 22 - definito Grande Gemello - sulla ruota nazionale sembra siano arrivati a scialacquare nel Bel Paese la cifretta scritta sopra. Una miliardata che fa friggere le scommesse su questo estratto determinato ritenuto all’inizio innocuo, ma che proprio a Ferragosto fa salire la febbre del ritardo. Non il ritardo dei cicli venusiani. Ma il ritardo delle palline, perché il «bussolotto» con il 22 proprio non vuole saperne di uscire dalle mani di Venus, nome della macchinetta della lottomatica. Ormai è desaparecidos da ben 151 estrazioni. Record storico della ruota più giovane, visto che la nazionale ha iniziato a girare il 2 maggio 2005, ma pur essendo «piccola» sta già facendo girare la cibiricoccola ai giocatori più incalliti. È stasera la data della fortuna? In questo «sabato qualunque, un sabato italiano» gli scaramantici pregano e contattano le maghe, che hanno fornito previsioni da cardiopalma: il gemello si farà vivo nei primi giorni di settembre. Terrore nella galassia per questo «scherzetto» di Venere!
Nelle ricevitorie si vede di tutto. Gente che si presenta implorando di accettare i gioielli di famiglia o che ipoteca la casa al mare. Nella ricevitoria numero 1 d’Italia, in via Santa Maria Segreta a Milano, le puntate sono giunte anche a 15 mila euro alla botta. Ma come, il lotto non è il gioco dei semplici e degli idealisti? «No, è un gioco d’azzardo in tutti i sensi» conferma Alba Cabona, responsabile della numero 1, dove tentava la sorte Benito Mussolini.
I libri dei sogni, a cui lo scommettitore si riferisce perché si dice che la nazionale sia la ruota più sensibile all’interpretabilità delle immagini notturne, ha le pagine consunte. Tutti lo consultano nella speranza che la dea bendata confermi: ci siamo. Alle 20 della tarde apparirà il 22, che nell’epica del lotto ha avuto un massimo di attesa di 49 puntate. Ritardo ormai abbondantemente triplicato. L’ambata - questo il nome tecnico di un estratto determinato - sta facendo sbussolare ogni convinzione! Ora si comincia ad abbinarla ad altri numeri. La si punta in ambo con l’1, o il 2, o il 4, l’11, il 12, l’88, il 13 - e oggi è proprio il 13 - ma anche con il 90, perché la paura fa novanta e di strizza questo «due volte due» ne sta facendo passare. Gocce di sangue sulla fronte del giocatore.
È nato anche il terno ferragostano. 8-15-22, il «terno della Madonnina» qualcuno lo ha già chiamato, visto che chi pregherà la Patrona di lunedì non saranno in pochi, se il Grande Gemello non farà la sorpresa fra poche ore. «Da quando le puntate sono salite a tre alla settimana - continua Alba Cabona - il lotto fa disperare. Una volta si scommetteva solo il sabato. Ora che si gioca il martedì, il giovedì e il sabato è una vera tragedia! Qualcuno è tornato indietro, passando da 15 mila a 14 mila euro. Non ambisce più alla vincita, ma al recupero». La gente è in lacrime. «Piange il lotto, perché il 22 non verrà» si potrebbe cantare, contraffacendo una celebre canzone sul telefono di Domenico Modugno.
L’ambata paga 10,56 volte la posta. Ovvero se si investe 1 euro, se ne prendono un po’ più di 10. Ma ora, per i non esperti, si può cercare di indovinare anche la posizione esatta dell’estratto. Ovvero: il 22 potrebbe essere il primo, il secondo, il terzo, il quarto o il quinto estratto sulla ruota nazionale. Se si becca «il posto» si guadagna 51,70 volte la puntata. Con un euro se ne portano a casa più di 50. L’ultima volta che il Grande Gemello si fece vedere fu il 24 agosto del 2010. È un anno che fa spasimare gli amanti del gioco.
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