Al centro delle ire dei lavoratori della Teatro alla Scala e del sindacati di categoria anche Giuliano Pisapia. Non bastavano le proteste dei 500 dipendenti Sea che hanno cancellato 70 voli tra Linate e Malpensa, il presidio antisgombero in piazza Scala a difesa del centro sociale di via dei Transiti, loccupazione di Palazzo Marino da parte dei No Tav. Ieri anche le maestranze del tempio della lirica - spaccate sulla mobilitazione di sabato - erano compatte nellattaccare il sindaco e presidente della Fondazione Teatro alla Scala che continua a ignorarli. «Non si è nemmeno degnato di rispondere alla nostra richiesta di incontro», gridano in coro dal Piermarini.
«Il sindaco deve battere un colpo - lappello del Cub - abbiamo fatto denunce ed esposti anche al sindaco sulle condizioni dei lavoratori del teatro, ma nessuno ci ha risposto». Quattro mesi fa i confederali hanno chiesto un appuntamento a Pisapia senza successo. «Abbiamo reiterato la richiesta, senza ottenere nemmeno una riga in cui si chiedeva di portare pazienza, che gli impegni erano tanti...
«E il Comune non vuole neppure incontrarci»
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