Con la spaccatura della Margherita il consiglio comunale di Genova ha approvato ieri pomeriggio una mozione presentata dal consigliere Ds Massimiliano Morettini che impegna sindaco e giunta a chiedere formalmente al Governo l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8 di cinque anni fa. Su 42 consiglieri presenti hanno votato a favore in 25 consiglieri appartenenti ai partiti della maggioranza di centrosinistra inclusi tre della Margherita (Gabriele Gronda, Claudio Basso e Maria Rosa Biggi); mentre hanno detto no in 17 della minoranza di centrodestra e anche, a sorpresa, il capogruppo della Margherita, Paolo Striano e i due consiglieri Vincenzo Vacalebre e Massimo Franco. La mozione Morettini, che ha impegnato il consiglio comunale in una lunga discussione impegna sindaco e giunta a «richiedere formalmente al presidente del consiglio Prodi, ai presidenti ed ai capigruppo di Camera e Senato l'istituzione in breve tempo di una Commissione parlamentare d'inchiesta relativa ai fatti del G8 a Genova».
A favore della commissione d'inchiesta si è espresso anche il sindaco Giuseppe Pericu: «È giusto che la città sappia che cosa è successo in quei giorni - ha detto il sindaco -. Io che ho preso parte a quelle giornate, tutt'oggi non sono in grado di ricostruire che cosa si è verificato in quel periodo e nella fase preparatoria».Contro invece ha parlato il capogruppo della Margherita, Paolo Striano, che ha accusato la mozione di «essere strumentale e impropria».
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