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E il Comune «soffia» agli imam lo stabile che dovrebbe diventare luogo di culto
Se le associazioni islamiche hanno affinato la strategia che consente lapertura di centri di preghiera senza modifiche al piano regolatore, quella degli amministratori leghisti non è da meno. Lultimo stratagemma lha messo in atto il sindaco-deputato del Carroccio Alessandro Montagnoli: per evitare di ritrovarsi una moschea in paese, il sindaco ha deciso di comprare lintero stabile dove sarebbe dovuta sorgere. Il primo cittadino di Oppeano, piccolo comune in provincia di Verona, ha scelto di risolvere il contenzioso con la comunità islamica in modo forse un poinconsueto, ma indubbiamente efficace: non potendo fare affidamento sulle decisioni del Tar, che variano da regione a regione, ha scelto di subentrare nella trattativa per lacquisto del capannone dove i musulmani si ritrovano per pregare dallinizio del Ramadan.
Dopo aver raccolto una cifra adeguata, lassociazione El Falah, che riunisce molti islamici della provincia sud di Verona, aveva infatti deciso di acquistare limmobile e installare lì, in via definitiva, la moschea di Oppeano. Il sindaco, con un colpo di coda, ha fatto approvare dal consiglio comunale la cifra necessaria per lacquisto del locale, inserendo in bilancio uno stanziamento di 385 mila euro.
La decisione è maturata dopo un lungo tira e molla con lassociazione che non voleva saperne di fermare la preghiera nel periodo di Ramadan, nonostante lafflusso di automobili fosse considerato eccessivo dalle autorità che presidiavano lingresso della struttura: nei tre giorni di chiusura del Ramadan gli islamici erano almeno 260. Montagnoli, così, prima ha emanato lordinanza per la cessazione delle attività di preghiera, poi, dovendo attendere la decisione del Tar, ha preferito subentrare nella trattativa per lacquisto del capannone nonostante fosse già in corso tra i proprietari e lassociazione islamica. Considerando il documento sottoscritto in precedenza dagli islamici scaduto, il sindaco ha firmato un preliminare dacquisto.
El Falah intanto ha presentato un ricorso contro lordinanza di Montagnoli che vieta la creazione di un luogo di culto nellimmobile, un iter che lavvocato Emanuele Figura spera si risolva positivamente per gli islamici per una questione di principio. Lannullamento dellordinanza è infatti superfluo sotto ogni aspetto, ma potrebbe soddisfare la curiosità dei cittadini di Verona che la scorsa settimana hanno visto il Tar dare ragione agli islamici che avevano presentato un ricorso contro lordinanza firmata dal sindaco Flavio Tosi.
Dopo aver raccolto una cifra adeguata, lassociazione El Falah, che riunisce molti islamici della provincia sud di Verona, aveva infatti deciso di acquistare limmobile e installare lì, in via definitiva, la moschea di Oppeano. Il sindaco, con un colpo di coda, ha fatto approvare dal consiglio comunale la cifra necessaria per lacquisto del locale, inserendo in bilancio uno stanziamento di 385 mila euro.
La decisione è maturata dopo un lungo tira e molla con lassociazione che non voleva saperne di fermare la preghiera nel periodo di Ramadan, nonostante lafflusso di automobili fosse considerato eccessivo dalle autorità che presidiavano lingresso della struttura: nei tre giorni di chiusura del Ramadan gli islamici erano almeno 260. Montagnoli, così, prima ha emanato lordinanza per la cessazione delle attività di preghiera, poi, dovendo attendere la decisione del Tar, ha preferito subentrare nella trattativa per lacquisto del capannone nonostante fosse già in corso tra i proprietari e lassociazione islamica. Considerando il documento sottoscritto in precedenza dagli islamici scaduto, il sindaco ha firmato un preliminare dacquisto.
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