Prima ha prudentemente sottolineato che «diciamo sì alla libertà di chiunque di manifestare, esprimersi, sfilare». Poi, archiviata così lobbligatoria parentesi «politically correct» si è preso tutto il gusto di sottolineare la soddisfazione per «una vittoria per la Destra piemontese che mi ha visto, primo e in prima linea, a combattere questa battaglia culturale contro luso dei soldi pubblici impiegati per finanziare rassegne cinematografiche di dubbio gusto e di nicchia invece di destinarli alle Famiglie, ai nuovi poveri e a costruire asili». Così il deputato e vice coordinatore vicario piemontese del Pdl Agostino Ghiglia ha commentato la scelta della Regione guidata dal governatore leghista Roberto Cota «di non concedere il patrocinio al festival del cinema gay».
Lindignazione del candidato sindaco di Torino del Pd, Piero Fassino, è scattata un secondo dopo la scelta di Cota, difesa dallo stato maggiore del Pdl: «È una scelta assurda in una città da sempre allavanguardia sul tema dei diritti». E ti pareva...E Cota boccia il cinema gay
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