I funerali di Gabriele Sandri saranno celebrati domani nella chiesa di San Pio X, quella in cui celebrò la cresima. Il parroco, don Paolo, è ieri andato in visita alla famiglia del giovane dj ucciso a Badia al Pino. «La famiglia vuole giustizia, come la vogliamo tutti: è una situazione molto pesante - ha aggiunto il religioso -. Li conosco bene, la madre viene spesso in chiesa, i ragazzi meno. Io sono qui solamente da cinque anni, ma posso dire che sono bravi giovani, cresciuti nellinsegnamento della fede cattolica. Gabriele aveva anche celebrato la cresima da noi e tutti quelli che lo conoscevano dicono che era una persona adorabile». «Con il papà e il fratello non ho ancora parlato - ha sottolineato don Paolo - ma la mamma era distrutta. Come dice la Bibbia muoiono i giusti». Molti i vicini di casa che ricordano Gabbo quando tornava dai viaggi e correva incontro alla mamma, prendendola in braccio come fosse una bambina. Ma anche chi non lo conosceva oggi piange.
Ieri il gruppo capitolino di An ha chiesto di proclamare il lutto cittadino, in occasione della cerimonia funebre del giovane tifoso. Secondo Alleanza nazionale governo e autorità competenti devono fermare il campionato di calcio, in segno di rispetto per questa morte e accertare la verità sullaccaduto per punire i responsabili. Lordine del giorno è stato depositato nella seduta di ieri del Consiglio comunale. Nel provvedimento presentato, si esprime inoltre solidarietà alla famiglia della vittima. «È stato un imperdonabile errore di sottovalutazione la decisione di non sospendere tutte le partite della giornata - spiegano i consiglieri - è stato grave che il ministero dellInterno non abbia, fin dalla mattina, diramato una informazione corretta e non abbia preso tempestivamente tutte le contromisure necessarie per gestire lemergenza».
I commercianti della Balduina, invece, hanno deciso di programmare per domani alle 17 una fiaccolata in ricordo di Gabbo, che partirà da via Friggeri e percorrerà le strade limitrofe della zona. «È uniniziativa che sentiamo di fare per essere vicini alla famiglia - ha spiegato la proprietaria del negozio accanto a quello dei Sandri - conosco il papà di Gabriele da quaranta anni e lui lho visto crescere. Veniva al negozio tutti i giorni appena si svegliava».
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