«Quando lho raccontato a casa mi hanno dato della pazza. Ma alla fine i miei, per fortuna, mi hanno lasciato fare». Marwa ha 22 anni, è egiziana e la libertà lha trovata in cielo. Hostess è la parola magica. Con il suo nuovo lavoro anche lei - donna in un mondo arabo che le donne le considera ancora buone solo fra le mura domestiche - ha trovato autonomia e indipendenza. Impensabile fino a una decina di anni fa per una ragazza non sposata. Tuttora proibito in Paesi come lArabia Saudita, che impone alle donne - in base alla sharia - di viaggiare solo se accompagnate da parente maschio. Oggi, invece, per molte di loro la chiave dellemancipazione passa per un aeroporto. Ma il volo non è di sola andata. Molte ragazze arabe - ha raccontato ieri il New York Times - si preparano allaccademia di Etihad, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti. Qui imparano ad assistere i passeggeri in caso di emergenza e a offrire un servizio di tutto rispetto nella routine quotidiana. Lo stipendio è buono e una lettera di assunzione è la carta dimbarco per lindipendenza.
Statistiche non ce ne sono, ma sembra che le hostess stiano diventando il nuovo simbolo della mobilità sociale delle donne arabe. Un trolley, un po di trucco e una divisa possono essere lespediente per cambiare vita. Resta il velo, quello sì, una sorta di imitazione dellhijab, a completare un look rigoroso ed elegante come quello di molte altre colleghe occidentali, ma che le rende a una prima occhiata dieci anni più giovani rispetto a molte connazionali.
La vita, però, è unaltra cosa. «Cè chi continua a seguire abitudini rigorosissime, quasi da suora - racconta una di loro - e chi invece si dà alla pazza gioia, non pensa a volare ma solo a conquistarsi la libertà». Per questo i pochi locali di Abu Dhabi fanno a gara per contendersi la presenza delle giovani hostess, proponendo sconti e happy hour. È ancora raro, infatti, nonostante qui si respiri unaria di libertà estranea ad altri Paesi mediorientali, trovare giovani donne in giro per locali. E senza velo. Qualcuna a casa è diventata già unicona. «Quando torno in Egitto le ragazze più giovani mi trattano come uneroina.
REs
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.