da Milano
La libertà di culto? «Principio irrinunciabile» per una forza aperta che «vuole una società aperta». Ci mancherebbe, però ad agosto i musulmani non potrebbero andare a pregare da unaltra parte? In quel palazzetto no, «lo abbiamo prenotato noi del Pd». Per la Festa democratica (ex Festa dellUnità) cui parteciperanno il segretario Walter Veltroni, forse Massimo DAlema e molti altri big.
Così la comunità musulmana di Milano, tuttora alla ricerca di una sistemazione per il rito settimanale del venerdì, si trova costretta a continuare una singolare applicazione del quinto pilastro dellIslam: il pellegrinaggio, ma da un capo allaltro della città. Tutto inizia con la decisione di liberare viale Jenner, sulla circonvallazione, sede da ventanni di un centro islamico che ha richiamato in un vecchio garage centinaia e poi migliaia di fedeli, costretti a stendere i loro tappeti verdi prima nel cortile, poi sui marciapiede e infine nelle aiuole. Unemergenza che ha esasperato i cittadini, creato problemi al traffico e tensioni insostenibili. Il ministro dellInterno Roberto Maroni, in visita a Milano, dà mandato al prefetto di trovare unalternativa. Si pensa subito al Vigorelli, il velodromo dei record dellora di Coppi. I residenti si rivoltano: non ci sono parcheggi, né servizi, non ci sono immigrati che vivono qui né mezzi pubblici per raggiungere facilmente limpianto. Anche i musulmani non sono entusiasti, e ieri si è visto perché: non riescono ad arrivare in tempo e tornare sui luoghi di lavoro, in quelle due ore di permesso. I comitati della zona si rivolgono ai consiglieri comunali. La mobilitazione funziona, il velodromo non è adatto. Con il prefetto si raggiunge un accordo diverso. La «road map» prevede un solo venerdì al Vigorelli quello di ieri poi un mese al Palasharp di Lampugnano, poi unaltra sistemazione, forse un vecchio ospedale.
Tutti contenti, anche i comitati. Ma spunta il veto del Pd. «Certo che difendiamo il loro diritto di pregare dicono al partito ma il Palasharp è bloccato, abbiamo in programma un concerto». «Non vogliamo mandarli via precisa il neosegretario del Pd, Ezio Casati ma abbiamo già dei contratti con il gestore dellimpianto e con gli artisti». Gli artisti sono i Punkreas, un gruppo milanese noto per aver accompagnato il rap di Dario Fo alla manifestazione contro la base americana di Vicenza. «Quel giorno cè unobiettiva sovrapposizione» dicono al partito. La preghiera inizia alle 13, per finire dopo poco più di unora. Il concerto del gruppo punk è alle 21: «Ma ci sono delle controindicazioni, cè il palco da montare, le prove degli artisti, dei tecnici, le luci e laudio», risponde il responsabile organizzativo della festa, Nora Radice. «Ci sono problemi di afflusso e deflusso confermano al partito ci sono due entrate diverse, loro forse potrebbero usare laltra». Al Pd non escludono di rispedire la preghiera al Vigorelli, per quel giorno.
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