E a Fiumicino far west di notte

Stefania Scarpa

da Fiumicino

Mentre la Polaria di Fiumicino «snocciola» dati e numeri sulle operazioni, i controlli e le denunce effettuate dall’inizio dell’anno a oggi nei confronti dei tassisti abusivi sorpresi in flagranza di reato mentre erano intenti ad adescare turisti da truffare, parallelamente nell’aeroporto continuano a succedere strani fatti di cui però non si fa cenno. Se è ormai accertato che dopo mesi e mesi di denunce, articoli e inchieste (del nostro giornale «in primis») sono stati oltre 700 gli abusivi e i tassisti disonesti denunciati, ora, quando qualcosa finalmente cominciava a funzionare, sembra che siano le stesse istituzioni a farsi la guerra. Con il rischio che nello scalo si torni al «Far west» di qualche mese fa.
Già perché ora a non andare d’accordo tra loro, sono i caschi bianchi in forza nel comune di Fiumicino (che peraltro non stanno quasi più operando per carenza d’organico) con quelli del Gruppo intervento traffico (Git) di Roma, inviati appositamente da più di un mese dopo la ratifica del protocollo d’intesa tanto voluto dal prefetto Achille Serra, con lo scopo di contrastare il fenomeno degli abusivi. Una vicenda quest’ultima sulla quale in questi giorni è intervenuto persino il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini. «Le sei unità per turno inviate dal Git - tuona il primo cittadino - non solo stanno stilando le sanzioni con i loro moduli e non con quelli del comune di Fiumicino, creando in questo modo il presupposto per ricorsi che di fatto annullerebbero la validità delle multe, ma si rifiutano persino di utilizzare le radio di servizio dei nostri vigili urbani, rendendo così vano ogni tentativo di collegamento con la centrale e con i colleghi. Di questi gravi episodi - aggiunge Canapini - informerò al più presto anche il Prefetto di Roma».
Come se non bastasse questa lotta intestina, ci sono altri due fatti che non giovano alla salubrità di uno scalo intercontinentale in cui centinaia di abusivi e disonesti continuano ad annidarsi fra i tassisti con tanto di regolare licenza. Il primo è che - sembra per carenze di personale - la Squadra vetture dei vigili urbani in forza nel comune aeroportuale, preposta alla lotta contro il fenomeno degli abusivi, è stata nuovamente «azzoppata». Nel senso che spesso non affianca nei due turni giornalieri gli altri addetti preposti per lo stesso tipo di servizio della polizia giudiziaria, dei carabinieri e della guardia di finanza. Così non di rado accade che gli stessi investigatori della Squadra vetture siano costretti a dotarsi di divisa e fischietto per fare anche la viabilità dell’aeroporto.
Il secondo fatto è che i blitz contro gli abusivi e i controlli di cui si vanta tanto la Polaria di Fiumicino diretta dal primo dirigente Maurizio Vallone, è vero che sono efficaci, peccato però che cessino poco dopo le 20. Come dire in buona sostanza ai passeggeri: «Signori scusateci, ma contrastiamo il fenomeno degli abusivi solo dalle 7 alle 20, dopo arrangiatevi!». Per verificarlo è sufficiente farsi un passeggiata nei terminal degli «Arrivi», soprattutto in quelli dei voli europei e internazionali, dopo le 21. Dopo quell’ora infatti si riescono a fare incontri «ravvicinati» con strani, pericolosi personaggi: vecchie conoscenze delle forze dell’ordine come l'«Onorevole» oppure «Er Sayara».

Gente senza scrupoli sempre pronta a truffare gli ignari turisti stranieri. Provate a chiederlo alla coppia di giapponesi che è stata costretta a sborsare 200 euro a uno di questi falsi conducenti per essere trasferita dall’aeroporto al quartiere Eur.

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