da Milano
Se persino il nemico giurato del protocollo di Kyoto, George W. Bush, si è lasciato tentare dalle sirene verdi e sogna carbone e nucleare pulito, allora non si può davvero più dire che lambientalismo è di sinistra. I leader conservatori che hanno messo laria pulita in cima ai pensieri e ai progetti elettorali sono talmente tanti da sembrare tutti. Nicolas Sarkozy in Francia, Arnold Schwarzenegger in California, Angela Merkel in Germania. E il britannico sfidante conservatore David Cameron, il cui slogan Vote blue go green è stato elegantemente emulato dagli ecologisti della Cdl, guidati dal deputato di Forza Italia e presidente dei Riformatori liberali, Benedetto della Vedova.
Il simbolo «+ azzurro + verde», immerso tra onde del mare e prati collinosi, fa da cornice al manifesto per «una politica liberale dellambiente», che coniughi mercato e difesa della natura e usi le tecnologie di protezione dellambiente come volano economico. «Dobbiamo rompere il tabù che il verde sia a sinistra. Il centrodestra non può regalare lambiente ai propri avversari, né relegarlo ai margini dei propri programmi. In tutto il mondo occidentale, i liberali e i moderati lanciano piattaforme ambientali alternative, che valorizzino il ruolo del mercato e nelle quali la retorica della natura è sostituita dallinnovazione dei processi di produzione e di organizzazione sociale» si legge nel documento.
Le differenze con i Verdi di sinistra sono abissali, raccontano gli estensori. I No (alla Tav, allenergia atomica, ai pomodori clonati) diventano Sì o almeno Forse. È lambientalismo delle infrastrutture necessarie pur nel rispetto di valli e montagne, del ticket dingresso a Milano voluto dalla giunta di Letizia Moratti, del nucleare non ordigno ma potenziale alleato, degli Ogm, gli organismi geneticamente modificati che non sono nemici giurati e a prescindere. «Siamo critici verso lambientalismo del no, ideologico, della sinistra, che rischia di diventare una lotta al capitalismo con altri mezzi» spiega Della Vedova.
E allora ecco la lotta alla fame nel mondo possibile anche grazie agli Ogm. «La nostra non è unapertura indiscriminata e senza dubbi. E però è molto più probabile che gli Ogm aiutino e favoriscano uno sviluppo compatibile». E ancora il nucleare «al centro di politiche di salvaguardia del clima», eppure cacciato dal referendum al di là delle Alpi. Il messaggio politico è rivolto agli elettori ma anche alla classe politica azzurra: «È necessario che Forza Italia intensifichi questo sforzo, non per avere la pecetta verde ma per costruire un programma ambientalista su basi serie».
Inventare il futuro verde di Forza Italia passerà anche attraverso un concorso di idee per il programma. I partecipanti - spiega il regolamento - sono chiamati a definire un problema ambientale e a suggerirne in modo argomentato la soluzione. La proposta potrà essere presentata con uno scritto di tremila battute o un audiovisivo di 4 minuti e inviata allindirizzo mail azzurroverde@riformatoriliberali.it.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.