E Gheddafi si becca una denuncia

Reato contestato? «Estorsione». Persona denunciata? «Gheddafi». Purtroppo, possiamo solo immaginare che faccia abbia fatto il funzionario della procura di Milano che ieri ha dovuto raccogliere la sorprendente denuncia contro il leader libico. Soprattutto perché a presentare l’esposto è stato tal Gregorio Grasso, presidente della «Lista Sgarbi», ex assessore a Salemi (il paesino nel Trapanese amministrato da Sgarbi) ed ex capo di gabinetto quando Sgarbi era assessore alla Cultura nel capoluogo lombardo. Il collaboratore politico dell’attuale sovrintendente dei musei di Venezia -che ieri sera si è dissociato- ha denunciato il Raìs per «estorsione ai danni del popolo italiano.

Vogliamo che l’autorità giudiziaria - ha sottolineato Grasso - verifichi le frasi pronunciate dal colonnello nel corso della sua recente visita a Roma e, in particolare, la sua richiesta all’Ue di 5 miliardi di euro all’anno per evitare l’invasione degli immigrati. Quelle frasi sono una minaccia che suona così: “o ci date i soldi o noi vi mandiamo gli immigrati in Italia”».

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