E Kakà aspetta l’abbraccio di San Siro

La prima volta di Kakà a San Siro contro il Milan. Per la prima volta dopo sei anni il brasiliano non si cambierà nello spogliatoio rossonero e sarà costretto, ironia della sorte, a farlo in quello nerazzurro dopo aver passato la giornata nell’albergo dove abitualmente si trova l’Inter. È una serata ricca di intense emozioni quella che attende Ricardo Izecson dos Santos Leite, un cumulo di sensazioni che era ben consapevole di provare già da quando nello scorso 8 giugno firmò un contratto di sei anni col Real Madrid, permettendo al Milan di mettere in cassa la bellezza di 65 milioni (era stato acquistato dal San Paolo per 6 milioni).
«Mi aspetto una bella accoglienza», si è lasciato scappare ieri al suo arrivo a Milano e la Milano rossonera, la Curva Sud in particolare, quella che ne aveva fatto un idolo, è pronta a decretargli un tributo mai offerto a nessun altro ex. Ed è bastato guardare Kakà nell’allenamento di ieri: il solito sorriso infinito e gli occhi che lanciavano lampi sul prato delle sue imprese rossonere e sulle tribune (vuote) dove i tifosi si spellavano le mani e cantavano quel «Siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà». Un coro che al Bernabeu non sente, gli manca, vorrebbe tanto poterlo riascoltare e, soprattutto, darebbe chissà che cosa per poter fare gol ai rossoneri. All’andata, con forse troppa sicurezza e ottimismo, aveva incitato a chiudere la qualificazione al Bernabeu, poi tutti hanno visto come è andata. Oggi Kakà aspira a far vincere per la prima volta il Real a Milano e a fare gol ai rossoneri, un gol madridista che manca a San Siro dal primo maggio 1956.
«Cinquantadue anni sono tanti, sarebbe bello se fossi io a realizzare una rete e non farei certo i salti di gioia», precisa Kakà. «Rispetto troppo la società e i tifosi e poi non posso dimenticare gli anni stupendi passati a Milano. Ecco perché, per quello che c’è stato in questi anni, mi aspetto una bella accoglienza. Anche se sono consapevole che per noi sarà una partita difficile, perché i miei ex compagni hanno trovato la forma giusta e, dopo un inizio di stagione così così, ora mi sembrano davvero pronti a insidiare l’Inter in campionato. Quanto alla Champions, la bravura del Milan in Europa è ben conosciuta, quella è la loro platea ideale».
A proposito di ex compagni, Kakà non è d’accordo con chi dice che il Real è in crisi e risponde così a Marco Borriello che ha affermato che il brasiliano è calato di rendimento negli ultimi anni: «Non ho letto quello che ha detto Marco, ma sono sicuro che scherzava. È un amico e mi conosce bene». Che a Madrid non abbiano ancora visto il vero Kakà, quello di Milano tanto per intenderci, è cosa risaputa, ma il tecnico dei galacticos, il cileno Manuel Pellegrini ha la scusa pronta: «Un periodo di adattamento alla nuova realtà è indispensabile, soprattutto ora che non può giocare con l’infortunato Cristiano Ronaldo.

Ma per noi Kakà è sempre importante e presto tornerà il campione che tutti conosciamo». All’arrivo ieri in albergo di Kakà, un nugolo di ragazzini scatenati e vocianti: peccato che stessero aspettando il complesso degli Jonas Brothers e non l’ex brasiliano del Milan.

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