da Bergamo
Quando la scorsa primavera serviva una decisione importante, Alessandro Ruggeri non ha battuto ciglio. Nonostante la giovane età, ha solo 21 anni, ha dato prova di essere un ragazzo dalla forte personalità: lesperienza fatta a fianco del padre negli scorsi anni e il dramma vissuto negli ultimi otto mesi ne hanno infatti forgiato il carattere in maniera determinante. Ecco allora il sacrificio economico - sforando il tetto salariale della società - per trattenere un altro anno l'allenatore Gigi Del Neri, uno che a Bergamo gode della massima fiducia della dirigenza nerazzurra.
L'Atalanta, dopo 14 anni, ha così un nuovo presidente, il presidente più giovane di tutta la serie A e dell'intero calcio italiano: Alessandro Ruggeri, figlio di Ivan. Ma la nuova carica non sorprende i bene informati: Alessandro era infatti già stato nominato vicepresidente e amministratore delegato della società alcuni mesi fa, dopo che il 16 gennaio scorso una grave emorragia cerebrale aveva colpito il padre di Alessandro e presidente del club nerazzurro, Ivan Ruggeri, le cui condizioni di salute, a otto mesi di distanza dall'ictus, permangono gravi. Mentre il padre continua a lottare per la vita, Alessandro ne raccoglie così il testimone alla guida del club nerazzurro, insieme alla sorella, Francesca Ruggeri, vicepresidente. Segno inequivocabile che la famiglia Ruggeri, che possiede imprese nel settore della plastica, ha intenzione di continuare a gestire l'Atalanta ancora per molto tempo.
«Avrei preferito che questo giorno non arrivasse così presto - ha dichiarato Alessandro Ruggeri nel sito della società -, ma mio padre mi ha insegnato a non fuggire di fronte alle responsabilità». E i commenti dei tifosi atalantini in suo sostegno - «Alessandro uno di noi» - ben rappresentano il forte affetto che la città sta dimostrando alla famiglia Ruggeri.
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