Enrico Di Nicola è stato per sette anni procuratore capo di Bologna. Ha coordinato inchieste importanti, tra cui quelle sull’assassinio di Marco Biagi e sulla morte del piccolo Tommaso Onofri. In città è anche conosciuto per la sua abitudine di archiviare tutti, o quasi, gli esposti che riguardavano l’attività delle giunte rosse, a partire da quella regionale. Ora è in pensione. E l’amministrazione guidata dal governatore democratico Vasco Errani gli ha affidato una consulenza antimafia. Un incarico per «elaborare uno studio di fattibilità finalizzato all’analisi e al monitoraggio della criminalità economica e mafiosa nella Regione Emilia-Romagna».
È un regalo fatto a un amico, protesta il centrodestra emiliano. «È opportuno che l’ufficio legale della Regione affidi una consulenza all’ex capo della procura pochi mesi dopo il pensionamento?», si domanda Enzo Raisi, deputato Pdl di Bologna. La sua risposta è no: «Nel 2004, con il collega Tommaso Foti, presentai un esposto alla magistratura bolognese sugli incarichi assegnati proprio da quel settore». Infatti l’ufficio legale della Regione conta su 72 dipendenti e 15 avvocati, ciononostante in poco tempo aveva assegnato consulenze per oltre quattro milioni di euro. «L’inchiesta venne condotta e archiviata dall’allora capo della Procura», ricorda Raisi. Cioè il dottor Di Nicola. Lo stesso cui l’ufficio legale ha conferito la consulenza antimafia. «Adesso ripresenterò le carte in Procura», garantisce il parlamentare.
Il consigliere regionale Alberto Vecchi ha presentato un’interrogazione. Maria Giuseppina Muzzarelli, vicepresidente della Regione nonché assessore all’Europa e alle Pari opportunità, ha confermato che l’incarico a Di Nicola porta la data del 10 novembre 2008, un periodo nel quale il magistrato aveva già maturato il diritto alla pensione ma reggeva la procura felsinea in attesa del nuovo procuratore capo (nominato lo scorso settembre). Il compenso è di 5mila euro per una relazione di 75 pagine già consegnata. «Ma il problema non è l’ammontare dell’onorario, quanto l’opportunità», ribatte Vecchi. Di Nicola, che è tornato a vivere nel natio Abruzzo, difende la propria correttezza: «I miei provvedimenti sono sempre stati limpidissimi, sfido chiunque a mettere in dubbio la mia reputazione», ha detto al Resto del Carlino.
Anche le convinzioni del magistrato sono limpidissime come i suoi provvedimenti. Ecco che cosa ha detto l’anno scorso a un convegno sulla «nuova etica pubblica» organizzato - guarda caso - dalla Regione Emilia Romagna: «Viviamo in una situazione caratterizzata dal permanente deterioramento del sistema ordinamentale tra pratica disapplicazione delle leggi, illegalità diffusa, tolleranza dell’economia sommersa e del lavoro nero, illiceità/criminalità politico-amministrativa, opacità dei comportamenti pubblici, corruzione e conflitti di interessi pubblici e privati nell’esercizio delle funzioni pubbliche». Una situazione deteriorata «dai continui tentativi di indebolimento degli organi costituzionali di garanzia e dei principi e valori della Costituzione».
Nel 2006, alla vigilia delle elezioni vinte da Romano Prodi, Di Nicola fu tra i primi firmatari dell’appello per la giustizia lanciato dal pm milanese Armando Spataro che chiedeva al nuovo Parlamento di abrogare le nuove norme sul falso in bilancio e la legittima difesa, oltre alla legge Cirielli e alla legge Pecorella sull’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento. Come pure nei mesi scorsi ha sottoscritto il drammatico appello di Repubblica per la libertà di stampa.
Adesso che è in pensione, si dedica ai convegni e alle consulenze. Oltre che della Regione Emilia Romagna, il dottor Di Nicola è consulente per la legalità per il Comune pugliese di Francavilla al Mare, incaricato dal sindaco pd Nicolino Di Quinzio. Di recente ha partecipato al seminario di formazione organizzato dai Giovani democratici di Pescara e al convegno su giustizia e Costituzione promosso dal Partito democratico dell’Emilia Romagna assieme a relatori quali Luciano Violante, Augusto Barbera, Anna Finocchiaro e Guido Calvi.
Anche l’Italia dei valori ha avuto l’onore di accogliere Di Nicola tra i relatori del secondo corso di formazione politica tenuto a Pescara riservato a eletti, militanti e simpatizzanti del partito.
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