Nervi a fior di pelle, tensione palpabile: il ciclismo non ha pace. Tanti i motivi di malcontento e di tensione in gruppo e fuori dal gruppo: i regolamenti sempre più complessi, lassillo della reperibilità 24 ore su 24, le lotte tra il governo mondiale della bicicletta e i Grandi organizzatori. Anche le invidie. Un esempio? Cipollini tornato a correre in California: «Si parla solo di lui...», mugugnano in molti.
Al Laigueglia di ieri tantissimi sportivi e appassionati, ma pochi sorrisi. Anche il vincitore, Luca Paolini (ha battuto Pietropolli e Richeze, ndr), è limmagine di questo clima teso. «Ho vinto, ma questa vittoria è arrivata in un momento infelice dice il comasco che è da un paio di anni al centro di inchieste doping mai chiarite -. Io so solo che sul mio conto circolano tante cose, ma nessuno mi ha ancora detto di cosa sono accusato. In più è arrivata anche la Rcs Sport, che organizza dalla Sanremo al Giro, che ha deciso di escludere il nostro team (Acqua & Sapone, ndr) da tutte le sue corse. Proprio come il Tour ha fatto con lAstana dellultima maglia gialla Contador: tutti non graditi».
E che il ciclismo stia attraversando un momento di grande confusione, lo si capisce anche da episodi come quello dellaltro ieri al Giro della California.
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