E l'Europa ora non ci sgrida più: le Camere parlano europeo

Addio vecchie regole, multe azzerate

E l'Europa ora non ci sgrida più: le Camere parlano europeo

Per anni le procedure di infrazione in arrivo da Bruxelles sono piovute a raffica. Basta guardare indietro per rendersene conto: nel novembre del 2007, esattamente 10 anni fa, il nostro Paese risultava sottoposto a ben 223 «processi» avviati dall'Unione Europea. Nella maggioranza dei casi la colpa era una sola: il nostro sistema istituzionale non era riuscito ad adottare nell'ordinamento, nei modi e nei tempi in cui si era impegnato a farlo, le norme europee.

Almeno in questo le cose sono cambiate e i rischi di multa si sono ridotti: a fine 2016 le procedure aperte risultavano 72, un terzo in meno. Quelle per cosiddetto «mancato recepimento» di norme europee emanate tra il 2008 e il 2015, sono precipitate a 25.

Merito della riforma del gennaio 2013 ai rapporti Italia-Ue che ha, tra l'altro, modificato e sdoppiato la cosiddetta legge comunitaria.

Da allora il parlamento approva due tipi di legge: la legge di delegazione europea, che «recepisce» in senso stretto le normative comunitarie; e la legge europea che ne trae, sotto certi aspetti, le conseguenze adeguando l'ordinamento interno.

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