Ambrosia, il gin (italiano) a emissioni zero

La Distilleria Indie a San Pietro in Campo, in Garfagnana, fondata nel 2022 da Saverio Bertagni e Francesco Marcucci, è la prima in Europa con un approccio totalmente sostenibile e un impatto ambientale nullo. Il prodotto, nato qualche anno prima, ha ricevuto molti premi ed è realizzato con botaniche tutte nazionali, da Nord a Sud

Ambrosia, il gin (italiano) a emissioni zero
00:00 00:00

Sulle montagne della Garfagnana, dove il verde sembra ancora più verde e il tempo si dilata, c’è una distilleria che ha deciso di fare le cose a modo suo. Si chiama Distilleria Indie, ha sede a San Pietro in Campo, a pochi chilometri da Barga (Lucca), ed è la prima microdistilleria europea a emissioni zero. Qui si produce Ambrosia Gin, un gin italiano che punta sul territorio e sulla sostenibilità. Non è uno slogan: è una questione di metodo.

Fondata nel 2022 da due ragazzi poco più che ventenni, Saverio Bertagni e Francesco Marcucci, Indie è una realtà giovane anche nei numeri: 14 dipendenti, età media 28 anni. Il gin, però, è nato prima: Ambrosia ha visto la luce nel 2019 e il 28 giugno ha compiuto sei anni, festeggiati con una lista di premi internazionali che spazia dal San Francisco Spirits Award al World Gin Awards, passando per una valutazione di 94 punti su Wine Enthusiast.

Alla base del distillato c’è una selezione di botaniche che guarda allItalia da nord a sud: ginepro dellAppennino toscano, salvia, rosmarino e limoni siciliani. Il risultato è un gin dal profilo aromatico fresco e pulito, nato per essere bevuto in purezza o mescolato in signature cocktail. Ma quello che lo distingue da molti concorrenti è il suo impatto ambientale azzerato, certificato da Up2You e Climate Standard, due realtà specializzate in verifiche e compensazioni secondo i criteri della EU Green Claim Directive.

Chi vuole toccare con mano — e con naso e palato — può prenotare una visita guidata. Il tour, della durata di unora e mezza, è aperto a piccoli gruppi (da 2 a 15 persone), costa 19,90 euro e si svolge in italiano o in inglese. Si parte dalla zona produzione, con il cuore della distilleria rappresentato dal classico alambicco Muller da 220 litri. Poi si passa alla selezione delle botaniche, alla masterclass sulla miscelazione, fino alla degustazione dei distillati.

La produzione è completamente a vista, grazie a una struttura in vetro che separa il laboratorio dal grande cocktail bar, progettato per eventi e incontri con esperti del settore. Tutto ruota attorno al concetto di trasparenza, in senso letterale e figurato. Le bottiglie, ad esempio, sono in vetro riciclato al 100 per cento. Una volta svuotate, possono essere restituite, sanificate e reimmesse nel ciclo produttivo.

Lesperienza di Indie non si ferma al gin. In distilleria si producono anche amari, vermouth e altri spiriti. E dal 2023, lazienda ha messo un piede anche nel mondo della ristorazione con Pizza Indie, locale aperto nel centro di Barga dove si servono pizze e piatti italiani abbinati ai prodotti della distilleria. È, a oggi, lunica pizzeria in Italia controllata da una distilleria.

Saverio e Francesco raccontano tutto questo con lentusiasmo tipico delle startup, ma senza troppi orpelli. Il loro obiettivo è dichiarato: rendere il bere unesperienza più consapevole, dalla produzione al consumo. E farlo senza perdere di vista la qualità del prodotto. A giudicare dai riconoscimenti e dalla curiosità che la loro realtà sta generando, sembra che ci stiano riuscendo.

Un buon motivo in più per salire in Garfagnana, oltre allaria buona e ai panorami. E magari, al termine della visita, alzare il bicchiere con la sensazione — rara — di brindare senza sensi di colpa.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica