Politica

E Londra incorona gli stilisti di domani

In passerella nella capitale inglese nomi noti come MacDonald e Paul Smith, ma anche giovani talenti

Erica Orsini

da Londra

Colorata e mai noiosa, innovativa e impertinente. È tornata puntuale a Londra, la grande moda. L’appuntamento settembrino con le sfilate della «London Fashion Week» è stata inaugurata sabato nella splendida cornice del Natural History Museum: in passerella grandi nomi ormai affermati, ma anche giovani talenti. Ieri poi il lancio in grande stile con tanto di cocktail in compagnia di modelle come Linda Evangelista, eppoi cinque giorni di sfilate ed eventi mondani, 50 designers in passerella più altri 170 nelle sale allestite per i compratori e la stampa, circa 4.500 i visitatori previsti.
L’anteprima londinese per la produzione «primavera-estate 2006» è una vetrina importante che ha raccolto sempre più consensi e ha visto, negli anni, moltiplicare il numero dei suoi partecipanti. Inoltre da sempre la Gran Bretagna fa tendenza con la sua moda trasgressiva e inattesa, capace di coniugare classicità e innovazione senza scadere nella banalità. Tra i nomi già conosciuti sulle passerelle di quest’anno si trovano quelli di Julien MacDonald, Paul Smith, Aquascutum, Ronit Zilkha. Ma come sempre l’aspetto più elettrizzante della manifestazione è rappresentato dalla schiera di nuove proposte scovate da Topshop, lo sponsor dei giovani talenti emergenti. Diciannove designers che avranno la possibilità di presentare per la prima volta le loro creazioni per la prossima stagione sul prestigioso palcoscenico della London Fashion Week. Stilisti diventati ormai dei classici sono stati scoperti in passato proprio grazie al lancio sulle passerelle londinesi, è il caso di Alexander McQueen, Antonio Berardi, Clemente Ribeiro. Qualche nome da tenere d’occhio per la prossima stagione: Adele Clarke, capace di mischiare senza tradimenti il design moderno e il lusso dell’eleganza più classica per creare scarpe che si rivelano sexy, femminili ed estremente portabili allo stesso tempo; Basso&Brooke, coppia di stilisti in grado di mixare culture e identità diverse con talento inimitabile; Giles, già acclamato vincitore nel 2004 del «Best New Designer» al British Fashion Awards, stilista per donne sofisticate e mature e anche prolifico illustratore; Jennifer Lang, unica nelle sue magiche interpretazioni della maglieria. Lo scorso anno il prestigioso grande magazzino inglese Liberty ha acquistato l’80 per cento della sua produzione; Vanda Leitao, trasferitasi a Londra dal Portogallo, realizza gioielli assolutamente irripetibili, più abiti che ornamenti.

Le sue creazioni sono state definite «meglio di un gioiello di diamanti» dalle redattrici specializzate del domenicale Observer.

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