E a Manchester marcia contro Blair

da Londra

È l’inizio di un lungo e difficile addio: oggi a Manchester comincia il congresso annuale dei laburisti britannici, l’ultimo al quale il premier Tony Blair, simbolo del partito nell’ultimo decennio, prende parte come leader. L’era di Blair finisce con un Labour diviso da veleni e rivalità, e con il cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown, successore in pectore del primo ministro alla guida dell’esecutivo, che probabilmente dovrà vedersela con diversi candidati e avversari interni.
Manchester - praticamente blindata attorno al G-Mex Centre, dove si svolgerà il congresso - è stata invasa da migliaia di manifestanti pacifisti, che ieri hanno sfilato chiedendo il ritiro delle truppe da Irak e Afghanistan, Paese quest’ultimo dove la Gran Bretagna sta pagando un consistente tributo di sangue nella lotta contro i guerriglieri talebani.


Secondo un sondaggio del Times, solo per il 6 per cento dei britannici l’attuale capo del governo sarà ricordato come un «grande premier». Per il 38 per cento Blair sarà ricordato come un buon primo ministro, per il 18 per cento come un cattivo premier.

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