Gian Maria De Francesco
da Roma
La debolezza dellattuale vertice di Alitalia ha consentito ai fautori della preminenza dellhub di Fiumicino su quello di Malpensa di tornare alla carica. Lo spunto per un nuovo attacco allo scalo milanese è stato fornito dalla missione italiana in Cina. Il premier Romano Prodi ha ripetuto più volte lo slogan elettorale dellUnione che propone di trasformare lItalia in una sorta di scalo merci per i prodotti cinesi.
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha colto la palla al balzo. «È venuto il momento di dire basta. Basta tergiversare sulla questione di Fiumicino. Questa missione decollerà solo se ci doteremo della chiave per aprire la porta del Paese», ha detto ieri Marrazzo rivolgendosi direttamente al Professore e sottolineando la necessità di «riposizionare nellhub naturale di Fiumicino i voli per lOriente». Insomma, niente di nuovo salvo lennesima ingerenza politica nei piani commerciali di Alitalia. Laspetto singolare è rappresentato dalla vicinanza tra Palazzo Chigi e governi locali, in maggioranza targati Unione. Un fatto che rende sempre più probabile il ripetersi di questi episodi.
«I voli intercontinentali per lOriente - ha aggiunto il governatore del Lazio - non si possono portare a Malpensa e per questo dobbiamo dare una spallata alla politica miope che cè stata fino ad oggi. Se il management di Alitalia e il governo non decideranno in tempi brevi, rimarrò indignato». Lex conduttore di Mi manda Raitre non si è limitato a queste esternazioni, ma ha argomentato la sua presa di posizione. «Sono troppo pochi i voli setimanali per la Cina. Roma, secondo il Censis, è il più grande attrattore di turismo cinese in Italia: mi rivolgo ufficialmente anche a Rutelli (ministro dei Beni culturali, ndr) perché il management di Alitalia decida in poco tempo», ha concluso Marrazzo.
La ex compagnia di bandiera, alle prese con la sua sopravvivenza, si è guardata bene dal rispondere ufficialmente. Lo hanno fatto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. «Qualcuno informi il presidente Marrazzo - ha replicato Formigoni - che Fiumicino avrebbe ben poca cosa visto che Alitalia è in grado di collegare da Malpensa solo Tokyo, Osaka e Shanghai e per questultima è prevista unulteriore riduzione dei voli settimanali a partire dal prossimo inverno». Il governatore della Lombardia ha ricordato invece come le difficoltà di Alitalia «stiano compromettendo lo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo». Ancora più dura la risposta di Moratti. «Marrazzo parla senza conoscere la realtà dei fatti: la Lombardia è prima in Italia nel commercio con la Cina con quasi 2 miliardi di euro di interscambio».
Considerato il forte orientamento romanocentrico dellesecutivo Prodi, il blitz invocato dal presidente laziale potrebbe riuscire. Alla prossima missione in Cina i 51 delegati della Regione Lazio potrebbero così evitare il volo di trasferimento da Fiumicino a Malpensa.
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