E il mercato punta sulla «mini» cedola

da Milano

Dei dividendi ieri non si è parlato nel cda della Telecom. Ma l’argomento è caldo e sono in molti, dentro e fuori il gruppo, a scommettere che questo sarà un altro argomento su cui la gestione del presidente Guido Rossi potrà dare segnali di discontinuità rispetto a quella di Tronchetti, che era nel contempo presidente di Olimpia, primo socio di Telecom. Forse basterà aspettare il 6 novembre, quando il cda tornerà a riunirsi per approvare i conti del terzo trimestre. Ma in ogni caso il mercato sembra aver già dato il suo verdetto: la cedola calerà, per riportare nella media dei colossi europei delle tlc il payout (cioè il rapporto tra dividendo e utile). Il payout, per Telecom, è vicino al 90%, contro il 60% della media. E il fatto che possa scendere, a favore del reinvestimento degli utili, lo dicono i prezzi dei titoli di risparmio. Azioni che, per legge, hanno un dividendo maggiorato. Nel caso di Telecom, 0,15 euro attesi sul 2006 contro gli 0,14 delle ordinarie. Ebbene, dal 15 settembre, quando è arrivato Rossi, lo sconto tra titoli di risparmio e ordinari è aumentato dal 10,5% fino al 16,5%.

Naturalmente a favore dei titoli ordinari che, da quando c’è Rossi, sono saliti del 5,5%, a fronte di un calo delle risparmio dell’1,5%. Un’evenienza che comunque non dovrebbe comportare problemi per il primo azionista Olimpia: per finanziare il costo del debito, pari a 120 milioni, sarebbe sufficiente una cedola anche più che dimezzata.

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