Massimo Moratti si gode lultimo sole dagosto in quel di Forte dei Marmi e grande è stata la sua soddisfazione per la Supercoppa vinta a Torino contro la Juventus. E il patron nerazzurro sa subito a chi dare il merito del successo: «Il maggior merito è di Roberto Mancini perchè veramente ha dato carattere e gioco a questa squadra. È anche servito molto vincere la coppa Italia perché ha dato sicurezza nei propri mezzi ai giocatori. I nuovi si stanno inserendo bene, sono felice perché la scelta del tecnico non è una scelta per simpatia, bensì per talento e capacità». Evidentemente qualcosa rispetto allo scorso campionato è cambiato e anche Moratti se nè accorto, si respira unaria nuova e si capisce che ci sono programmi e progetti più chiari. «Sì, naturalmente, lottimismo e la chiarezza provengono dalle vittorie», continua il patron nerazzurro. «Queste cambiano moltissimo sia lumore che il modo di vedere la realtà, quindi il progetto sta nel fatto che i giocatori vedono una squadra completa con una mentalità giusta e quindi si inseriscono bene in questa mentalità. Poi Adriano è un protagonista ed è bene che pure lui la pensi in questo modo, deve essere anche lui e spero che sia proprio lui a trascinarci». Ma se lattuale è un nuovo Adriano, come mai sera visto nel passato, voglioso di fare gol e far segnare i compagni, forse centra anche il fatto che non sente più la pressione di Christian Vieri, passato al Milan.
Moratti sorride, non cade nella provocazione, ma la sua battuta è emblematica (e anche cattivella): «Mi spiace per Vieri, ha avuto la sfortuna di non esserci», riferendosi alla festa e alla grande gioia per la Supercoppa conquistata contro i bianconeri.
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