E nell’Ulivo sfida Piva-Battaglia

Michela Giachetta

Il 3 luglio si avvicina. È fissata per quella data la prima seduta del consiglio comunale e in questi giorni le diverse coalizioni del centrosinistra sono al lavoro anche per raggiungere un accordo sul nome del rispettivo capogruppo da presentare in Aula Giulio Cesare, dove sarà poi ufficializzato.
Primi fra tutti, riuniti intorno ai loro tavoli, i Ds e la Margherita, che compongono l’Ulivo e che devono ancora decidere quale sarà la persona che guiderà il Listone. Al momento il nome più accreditato è quello di Amedeo Piva (Dl), gradito a tutte le forze della coalizione. Rimane però in pole position anche Pino Battaglia, designato dai Ds come loro rappresentante. A fianco dell’unico capogruppo, potrebbero poi esserci, ed è questa la novità su cui si sta lavorando, due portavoce, uno Ds, l’altro Dl, che avranno il compito di rappresentare, alla faccia dell’unità del gruppo, i rispettivi partiti. Lo conferma indirettamente Francesco Smedile, (Dl), scelto dalla Margherita per condurre le trattative con il sindaco. Proprio dopo un incontro convocato da Veltroni lunedì in Campidoglio, a cui ha preso parte anche il segretario della Federazione romana dei Ds Esterino Montino, Smedile ha dichiarato che in Comune «uno schema da seguire potrebbe essere quello adottato nei gruppi di Camera e Senato». Ha poi spiegato qual è lo schema di riferimento. «Nello statuto dei gruppi - continua Smedile - è stato esplicitato che il Listone ha due componenti distinte, Ds e Dl. Io credo che anche in Consiglio comunale, oltre al capogruppo, occorrerà mantenere una differenziazione simile con un capo delegazione Dl e uno Ds».
Smedile si è poi soffermato sulla questione capogruppo Ulivo: «Ci stiamo ancora ragionando e il nome arriverà a stretto giro di posta. L’importante è capire che tra le due anime del Listone non c’è contrapposizione, ma un normale confronto con il quale si stanno cercando, non senza qualche fatica, gli strumenti più idonei per un buon funzionamento del gruppo nell’aula Giulio Cesare. Bisognerà trovare una formula di convivenza». E in tempi brevi. Lo ha richiesto lo stesso Veltroni».
Per quanto riguarda gli altri partiti che formano la maggioranza, solo la Lista Civica per Veltroni, ha già eletto, all’unanimità il suo capogruppo: sarà Carlo Alberto Fayer, che continuerà a svolgere, come già fatto nel quinquennio precedente, quell’incarico. I Moderati per Veltroni, invece, aspettano di sapere se Gianfranco Zambelli sarà scelto come presidente del Consiglio. In tal caso capogruppo diventerebbe Mirko Coratti, l’altro degli eletti in Aula Giulio Cesare. In casa Prc e nei Verdi per Veltroni sulla questione stanno ancora discutendo. Restano l’Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno e il Pdci che hanno eletto un solo consigliere a testa, rispettivamente, Mauro De Bosi, Gianluca Quadrana e Oliviero Diliberto: la scelta per loro sarà automatica.

Non si sa ancora nulla, invece, su chi prenderà il posto di Silvio Di Francia, coordinatore della maggioranza capitolina nella passata consiliatura. Ma all’interno del centrosinistra si vocifera che se Piva non dovesse essere eletto capogruppo dell’Ulivo, l'incarico di coordinatore toccherebbe a lui.

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