Cronaca locale

E il Pdl esulta: "Milano anticipa la linea Sarkozy"

Alla festa del Castello, il partito di maggioranza rivendica le politiche sulla sicurezza: "Non è razzismo, difendiamo i cittadini"

E il Pdl esulta:  
"Milano anticipa 
la linea Sarkozy"

Il tema della giornata alla Festa del Pdl è l’immigrazione, ma è difficile tenere la mente concentrata sul tema mentre si susseguono le notizie sui finiani che si spaccano, Bossi che insolentisce i romani, le liti sull’Expo e insomma la cronaca politica che avanza.
Sul palco "conduce" Laura Ravetto, parlamentare milanese e sottosegretario responsabile della propaganda del Pdl. Quando arriva Letizia Moratti, la invita sul palco a salutare il pubblico. Lei prima esita, poi si appassiona: "Sono qui per testimoniare la mia appartenenza al Pdl e per ascoltare. Viva il Pdl!". Poi il sindaco scende e si siede in prima fila accanto al coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà, e al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
Si parla di immigrazione durante l’animato dibattito condotto dal direttore del Tempo, Mario Sechi. Frattini ribadisce il sostegno alla politica francese: "La linea di Sarkozy non è stata compresa, ma è una linea conforme alle direttive europee. Quando parliamo di immigrazione, non parliamo di immigrati onesti ma parliamo di quelli che rubano e svaligiano le case: queste persone devono tornare nei Paesi da cui sono arrivate. Questo non vuol dire razzismo, ma vuol dire onestà e tutela delle vittime dei reati di cui noi ci preoccupiamo".
Daniela Santanchè, sottosegretario all’Attuazione del programma, rivendica i risultati dell’esecutivo: "Il governo ha dato prova di essere duro verso l’immigrazione. Abbiamo idea di quanti uomini sono stati salvati da noi evitando gli sbarchi?". Poi sposta l’attenzione sull’aspetto culturale: "Nessuno di noi vuole un Paese in cui ai nostri figli è impedito di fare il presepe o l’albero di natale. Noi rivendichiamo le nostre radici cristiane". Insiste anche sulla battaglia in favore delle donne: "Vogliamo vietare l’uso del burka nel nostro Paese: nessuna donna in Italia può essere costretta a indossare questo indumento segno della sottomissione femminile".
L’europarlamentare Mario Mauro lega il tema dell’immigrazione a quello di Futuro e libertà e sostiene che le posizioni dei finiani sono solo apparentemente per l’accoglienza: "La carità deve fare perno sulla verità, non ha alcun senso far venire più persone in Italia se poi non abbiamo nulla da offrire loro. Altrimenti rischiamo di fare il gioco della criminalità organizzata, che vuole uno Stato nello Stato". Di più, secondo Mauro "non esiste neppure la possibilità che un partito di Futuro e libertà possa entrare nel Partito popolare europeo".
Giulio Gallera, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, spiega la posizione del gruppo sulle case ai Rom: "Niente corsie preferenziali, siamo convinti che l’assessore Moioli e le associazioni del terzo settore sapranno individuare nel vastissimo patrimonio di enti, istituti e fondazioni un numero congruo di alloggi per le famiglie Rom che hanno intrapreso un processo di integrazione".
Dentro le mura del Castello Sforzesco va in scena anche il caso Expo, complice l’arrivo del ministro degli Esteri, Franco Frattini, sicuro che "Expo a Milano si farà e sarà un grandissimo successo".

Dietro il palco, Moratti e Podestà discutono insieme al coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa.
Oggi si discute del buongoverno della Lombardia. Alle 19 il direttore Vittorio Feltri intervista il presidente della Regione.

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