Altro che traghettatore, facciamolo subito ammiraglio quest'uomo! Perché questo non è un allenatore, questo è un taumaturgo, ma che dico: è un santo. Perché San Ciro, a Siena, ha fatto o miracolo. Non solo ha riportato alla vittoria la Juve dopo 2 mesi d'astinenza, ma è riuscito - in un colpo solo - ad assicurarle l'accesso diretto alla Champions del prossimo anno e a riportarla al secondo posto in classifica. Tutto in appena 90 minuti, praticamente quello che il suo predecessore era riuscito a dilapidare in 7 partite. Ciro, tu si meglio di San Gennaro!
Un miracolo compiuto con naturalezza, mettendo in atto accorgimenti molto semplici, quasi banali: squadra corta e compatta, schierata a cavallo della mediana anziché della trequarti avversaria, difesa leggermente più bassa, esterni che offendevano e al tempo stesso arretravano. Roba da corso di Coverciano, niente di più. Roba che una squadra come la Juve riesce a fare ad occhi chiusi, basta soltanto chiedere ai giocatori di farle e il gioco è fatto. Così come basta entrare in campo determinati e sereni, come appunto hanno fatto ieri i ragazzi a Siena. A cominciare dal Capitano, dato sempre troppo prematuramente per finito: 2 gol e un assist per la rete di Marchisio, e via andare.
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