E Pop. Intra perde anche Paolillo

Lite in cda sulle ispezioni volute dal banchiere e sulla direzione generale. Consob in pressing


Cinque consiglieri persi in tre giorni, tra cui il presidente Cesare Ponti e il suo vice: è questo il bilancio della Banca Popolare di Intra che ieri ha registrato anche l’addio di Ernesto Paolillo. Il banchiere di lunga data che, al di là della carica ufficiale di vicepresidente, era stato chiamato a Verbania per salvare il gruppo dal fallimento Finpart e «garantirne» la buona gestione.
Le dimissioni si sono consumate in una riunione incandescente del cda nella quale la «vecchia guardia» vicina a Ponti e all’ex direttore generale, Claudio Ferrari, avrebbe messo sotto accusa la gestione Paolillo per due scelte: da un lato le ispezioni avviate da Francesco Amendola, anch’egli dimissionario, sulle controllate Intra private bank e Intrafid, dall’altro la proposta di affidare la direzione generale a Marco Paolillo o a Gianluca Trombi.
Liberato il campo dall’ex top banker di Bpm, Intra ha chiamato alla presidenza Luigi Terzoli (ora alla guida dell’Istituto per il Credito Sportivo) e ha scelto come vice un altro verbanese: Marco Fortis. Cooptati poi nel board due uomini del territorio: Maurizio Meloda e Davide Parodi, i cui nomi erano circolati tra i «papabili» già prima dell’assemblea. In attesa del cda la Borsa ha ieri sospeso il titolo dalle contrattazioni ma la situazione è stata monitorata da vicino anche da Bankitalia e Consob. Tanto che Lamberto Cardia ha già chiesto a Intra di dettagliare i contraccolpi dell’ultima bufera giudiziaria.

La risposta dovrebbe arrivare nel fine settimana così da fornire un quadro completo anche a Popolare Vicenza, Creval, Bpvn e Veneto Banca, i quattro pretendenti pronti a presentare un’offerta vincolante per Intra: il gruppo vuole rispettare i tempi ma, malgrado Vicenza sia apparsa a lungo in vantaggio, bisognerà vedere quale sarà il nuovo equilibrio interno al consiglio.
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