E un ragioniere di paese smaschera Tps

Piergiorgio Picozzi: ho fatto i conti, meno entrate con il decreto Visco-Bersani

Caserta - A dire che il re è nudo, secondo tradizione, è stato un bambino. A dire che il governo ci è andato giù pesante con la Finanziaria, senza nessun motivo apparente e di fronte adati economici di forte ripresa, è statounragioniere. Piergiorgio Picozzi da Legnano, provincia di Milano, ha fatto quattro conti, ha preso carta e penna e ha scritto a Italia Oggi dicendo, con un’innocenza quasi infantile, che Prodi, Padoa-Schioppa e tutti i tecnici del ministero dell’Economia erano nudi, e anche un po’ bugiardi. «Le tabelle del ministero sull’andamento dei conti pubblici, da subito, hanno “detto” cose diverse daquelle che si sentivano in giro, sui giornali e dai commentatori. Per curiosità, i primi di gennaio, ho spulciato le tabelle, mese per mese. Ogni volta un sensibile miglioramento. Qualcosa non quadrava».

E allora, che cosa ha fatto? «Ho messo a confronto le tabelle per trimestre. Nei primi sei mesi l’effetto della Finanziaria del 2006 hadato risultati notevoli. Il fabbisogno è calato sensibilmente, l’autotassazione è cresciuta di pari passo. La dimostrazione che la politica sui redditi del governo precedente aveva permesso incassi maggiori. Per esperienza le dico che la gente paga le tasse in ragione dell’andamento dell’economia. Vuol dire che il 2005 e il 2006 sono stati anni positivi dal punto di vista degli incassi, in parte per la politica, e in parte per il ciclo economico».

Cos’altro ha «scoperto»? «Beh, che a un certo punto il surplus di entrate si era fermato. Esattamente nel quarto trimestre del 2006. Cioè, quando è entrato in vigore il dl Visco-Bersani, che conteneva la famosa “manovra correttiva”. Che a quel punto, dati alla mano, non solo era inutile,ma si è dimostrata dannosa».

In che senso? «Il decreto legge approvato a luglio si è fatto sentire a ottobre. E proprio negli ultimi tre mesi, periodo di anticipo Iva e di acconto sulle imposte dirette, il miglioramento dei conti si è improvvisamente fermato. Qualcosa vorrà pur dire, no?».

Chi ha sbagliato? E perché? «Sembra un paradosso, ma quei dati sono stati ignorati da tutti. E soprattutto da chi li ha forniti, ovvero il governo e in particolare il ministero dell’Economia. Con il risultato che questa Finanziaria da 40 miliardi poteva essere evitata».

Secondo lei, come andrà nel 2007? «La paura di controlli, anche

questo glielo dico per esperienza, non fa pagare più tasse. E le misure anti evasione, come il pagamento telematico delle imposte, sono state introdotte un po’ frettolosamente. Dati alla mano, non sarei così ottimista... ».

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