E a Rapallo Campodonico parte in vantaggio su Costa

Due chiavi per una serratura. Rapallo dovrà aspettare il ballottaggio per sapere il nome del prossimo sindaco. Il primo cittadino uscente Mentore Campodonico appoggiato da Pdl, Futuro e Tradizione, Puggioni per Campodonico sindaco, «Energia Nuova» e «Popolari per Rapallo» si ferma al 38,12 per cento; il suo sfidante sarà Giorgio Costa sostenuto dal «Circolo via della libertà 61», Udc-liste civiche di centro, «Noi con Capurro», Italia dei valori, e «Liguria viva» che si attesta al 32,15 per cento. Poco più di 800 voti di scarto che saranno terreno di scontro nelle prossime due settimane. L’ago della bilancia sarà Pier Giorgio Brigati terzo posto e 14 per cento di consensi: «Ci riuniremo con il direttivo e decideremo il da farsi», afferma il terzo classificato. Difficile che questa volta i due aspiranti sindaco diano i nomi della giunta prima del voto.
Ma qualcosa già si sa: Costa avrà come suo vice Salvatore Alongi, mentre Campodonico «corteggia» da tempo Elisabetta Lai, presidente dell’associazione commercianti. In attesa di sapere chi si insedierà all’interno del municipio di piazza delle Nazioni, un vincitore c’è già: l’astensionismo. Gli elettori presentatisi alle urne sono stati il 56,88 per cento, quasi dieci punti in meno rispetto a cinque anni fa. Colpa del momento di crisi e di sfiducia nei confronti della politica, ma anche di una campagna elettorale spenta. Non è un caso che gli unici momenti di tensione si siano avuti proprio con l’approssimarsi delle votazioni. Già da sabato i primi intoppi: nel pomeriggio il ritardo della polizia municipale nell’aprire i seggi innervosisce gli scrutatori rimasti fuori; la sera, invece, vandali in azione strappano e deturpano numerosi manifesti elettorali. Qualche scintilla tra Costa e Carlo Bagnasco rende più frizzante l’aria domenicale. Poi l’attesa.
Fuori dalle 33 sezioni una processione di candidati con strette di mano preventive e slanci di ottimismo con improbabili proiezioni: lo staff di Costa si affida ai tappetini nei quali si appoggia la scheda elettorale, «consumati» dal proprio lato; i sostenitori del sindaco uscente vedono nell’astensionismo un’opportunità. Lo spoglio procede a rilento. La sala stampa allestita nei locali dell’ex ospedale è meta di pellegrinaggio. I Campodonico boys sono sparsi per la città; Costa ascolta Battisti e Mango rinchiuso in casa. Poco dopo le 19 il fischio è duplice, il 20 e 21 maggio si va ai supplementari. Chi invece esce sconfitto dalla contesa elettorale è il candidato del centro sinistra Antonella Cerchi che si ferma al 9,62 per cento; nel 2007, tanto per rendere l’idea, Nicola Costa raggiunse il 17,1 per cento.

Dietro Cerchi ci sono Nadia Molinaris, «La Pulce», 3,48 per cento; Andrea Carannante, «Partito comunista dei lavoratori», 2,67 per cento; Mauro Barra «Progetto Rapallo-Barra sindaco», 1,81 per cento. Il testa a testa, entusiasmante, si giocherà su ogni scheda. Anche una potrebbe essere decisiva.

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