Novak Djokovic batte Wawrinka e salva Roma. Il torneo si è concluso registrando il tutto esaurito. Il pubblico è tornato a casa soddisfatto grazie a 3 set giocati in maniera convincente, Il timore era quello che, tra un outsider e il favo rito non ci fosse partita. Il Dio del tennis ha concesso a Djokovic di inserire il proprio nome nell'albo d'oro nonostante qualche incertezza nella prima partita e tra molti anni nessuno ricorderà che l'edizione 2008 degli Internazionali d'Italia Bnl, dopo aver perso Federer e Nadal, è stata privata delle semifinali per colpa di due ritiri, un fatto storico che ha coinvolto il calendario Atp.
Sabato sera al Foro Italico Gabriela Sabatini e Manolo Santana sono stati premiati con due racchette d'oro. Per celebrare l'evento erano presenti: Nastase, Tiriac, Maioli e Pietrangeli. Ovviamente il discorso dei vecchi campioni è caduto sul numero dei tornei messi sotto accusa dai tennisti moderni che si considerano vittime di un sovraccarico di eventi. La reazione? Soltanto critiche da parte dei vecchi campioni. «A Wimbledon io giocavo 5 set di singolo, 5 di doppio e 3 di misto in una sola giornata - ha ricordato Nastase, che ha concluso - ai nostri tempi 3 set li giocavano le signore!». Un altra critica severa è emersa nei confronti dell'entourage dei moderni globe trotters della racchetta: «Troppi coach improvvisati, manager incapaci ed eccesso di lavoro nella preparazione fisica». Anch'io sono d'accordo con loro: il tennis è uno sport che ha poco a che vedere con la maratona. Comunque Viva Djokovic! Buon tennista, personaggio simpatico, che dopo la vittoria si è buttato in ginocchio sul Centrale e poi ha dichiarato: «Il mio obiettivo era quello di vincere Roma. Ora sogno Parigi, poi mi batterò per diventare n.1 prima della fine dell'anno».
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