Ma perché dobbiamo continuare a tenere i nostri soldati in Afghanistan? Non sto sposando le ragioni umanitarie del pacifismo e non lo dico «solo» per salvare i nostri ragazzi che rischiano la vita per Kabul. Capisco tutte le ragioni strategiche del mondo, ma è tempo di rimettere in discussione la strategia di fondo: se facciamo un bilancio onesto e complessivo degli interventi militari occidentali nell’ultimo ventennio, è davvero convenuto a noi, a loro, al mondo? L'Afghanistan è una piaga sanguinante da decenni.
E il male genera altro male, pensate a quelle foto di sevizie americane sugli afghani. Troppo spesso l’Occidente ha dichiarato guerra a sanguinari sostenendo altri sanguinari che puntualmente diventano i nostri nemici del futuro. È accaduto con i talebani, con Saddam, con Gheddafi e tanti altri. Facemmo bene a intervenire in Iraq? Centinaia di migliaia di morti, un paese distrutto, un popolo stremato, il terrorismo islamico aizzato contro di noi, gravi perdite e spese enormi. È valsa la pena?
Che senso ha poi ingerirsi per ragioni umanitarie in alcuni paesi e in altri no? Capisco gli interessi d’area, il controllo del petrolio, il traffico di droga, ma con le guerre e le missioni questi interessi sono stati alla fine tutelati, a fronte di costi enormi? So bene gli interessi del traffico d’armi,
le esigenze belliche degli apparati militari e l’uso diversivo della guerra per ragioni interne. Ma è tempo di non infilarsi più in conflitti remoti, di tornare a casa e lasciare che ogni popolo affronti la sua sorte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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