da Roma
Mentre allasilo Olga Rovere si lavora per tentare la «pacificazione» (giovedì 24 due dei genitori denuncianti incontreranno le maestre), un nuovo episodio tiene alta la tensione che circonda Rignano Flaminio, diviso tra colpevolisti e innocentisti sulla controversa inchiesta sui presunti casi di pedofilia nella scuola materna. Ieri mattina, lungo la via Flaminia, sono apparsi due striscioni minacciosi sui quali era scritto, a caratteri cubitali, «A morte i pedofili di Rignano». Le due scritte, identiche e lunghe sei metri per un metro di altezza, sono state esposte allaltezza del civico n. 1060 dellantica via consolare, sul ponte di Grotta Rossa, su entrambi i lati della carreggiata per essere maggiormente visibili agli automobilisti in marcia in entrata e in uscita dalla capitale.
Sono stati notati alle sei di mattina, e la loro presenza è stata immediatamente segnalata ai carabinieri della vicina stazione Tomba di Nerone. I militari, giunti sul posto, hanno provveduto a rimuovere i due grandi cartelli «giustizialisti». Gli uomini dellArma sono ora al lavoro per tentare di individuare gli autori delle scritte.
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