Ve limmaginate se tutti i giorni sul vostro quotidiano preferito, in fondo a ogni pagina, apparisse in bella evidenza questa scritta: «Caro lettore, se giri il foglio troverai un argomento diverso». Non mi dire, penserebbe il lettore: ero convinto che negli Esteri si parlasse ancora di Cronaca italiana, così come lo Sport fosse il prolungamento naturale degli Spettacoli, per tacere dellEconomia legata a doppio filo con i necrologi. Eppure al Tg1 succede in continuazione che il conduttore o, più spesso, la conduttrice di corvé dichiari con tono solenne: «E ora cambiamo argomento», oppure si lanci in un più impegnativo: «E cambiamo decisamente argomento». Difficile stabilire quando si debba usare quel «decisamente», che lascia presagire una sostanziosa virata del notiziario. In effetti, se si parla di Polo Sud è giusto avvertire che la successiva informazione riguarderà il Kenya: così si fa in tempo a togliere il maglione e magari aprire anche la finestra. Una delle più fiere paladine del «cambiamo argomento» è la sorridente Susanna Petruni, apparsa proprio la scorsa settimana nella postazione del Tg1 delle 13.30. La fanciulla ha anche un altro vezzo: tra una notizia e laltra piazza immancabilmente una «e», quasi a voler rendere più scorrevole lintero telegiornale. Eccola in azione mercoledì 8 marzo, la giornata della donna, quindi un po anche la sua: «Siamo alla cronaca: sei arresti, centinaia di slot machine sequestrate dalla polizia in Alto Adige, truffa al fisco in provincia di Pavia». Finisce il servizio e lo spettatore attende ansioso larrivo del consueto «decisamente». Ma Susy prosegue imperterrita: «Ed è ricoverata in prognosi riservata la neonata trovata a Osio Sotto». Strano, fra un raggiro e un ospedale non cè grande affinità, a meno che limbroglione sia il primario. Altro annuncio che sembra lontanissimo dal precedente: «E migliorano le condizioni del tempo sullItalia». Qui però, a giustificazione del «decisamente» dimenticato, il collegamento balza allocchio: se un tale fa visita alla suocera in ortopedia è certo più felice se non piove. «E ora la tragedia delle foibe, si apre uno spiraglio a sessantanni dallo sterminio». Ma meteorologia e foibe sono così imparentate, visto che il «decisamente» è rimasto in gola alla Susy? Chissà.
«E cambiamo decisamente argomento: il popolo sarahui, 700mila persone che vivono in esilio da trentanni, ora sono alle prese con unalluvione che ha spazzato via i loro accampamenti del deserto». Lha detto, finalmente Susanna lha detto. Facendo «decisamente» capire a tutti che laggiù nel Sahara non cè traccia di foibe.E SUSY CAMBIA DECISAMENTE IL TG1
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