E la tecnologia diventa un deodorante

Anche nel campo del benessere la ricerca entra nel futuro: grazia a una molecola e a 5 anni di studi è stata creato un prodotto che utilizza il sudore per trasformarlo in fragranza

Certe cose, prima di parlarne, bisogna provarle. Io l'ho fatto, un test che dura da circa tre settimane e che tratta di tecnologia da indossare. Vi chiederete: un cellulare speciale? un nuovo Mp3, qualche diavoleria elettronica che ci cambierà la vita? No, molto più semplicemente un deodorante. Anzi: il tecnodeodorante. Perché ci sono voluti cinque-anni-cinque di studi alla Gillette, il marchio che di solito si occupa di tenerci tutti rasati, per inventarsi un nuovo genere nella specie, ovvero il deodorante che utilizza il nemico - cioè il sudore - per produrre fragranza. E dunque non copre, non nasconde, non neutralizza temporaneamente il cattivo odore: semplicemente lo trasforma. Il tutto ha avuto anche il visto dell'Università La Sapienza di Roma, dove sono stati effettuati test in laboratorio e su volontari per accertare che i 5 anni di lavoro non erano andati in fumo ma che invece erano finiti in profumo. E il trucco è questo: il nuovo deodorante utilizza le ciclodestrine, molecole - raccontano i ricercatori - a forma di ciambella derivate dall'amido e utilizzate per trasportare e liberare molecole specifiche, al fine di ottenere un determinato vantaggio, per esempio appunto nel caso di rilascio di fragranze e di sostanze medicinali. Nel caso dei deodoranti le beta-ciclodestrine presentano una cavità interna, che contiene la molecola che si desidera trasportare, e una cavità. In presenza di acqua, dunque di sudore, il contenuto della cavità è rilasciatoall'occorrenza.

E quindi nel corso di un'intera giornata, nei momenti di stress e di alta sudorazione, ecco che la tecnologia produce benessere in varie fragranze. Risultato: il tecnodeodorante insomma funziona. testato e certificato.

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