Politica

E il Veneto chiede i danni alla Campania

da Venezia

Spaghetti&immondizia: un problema anche di immagine, made in Italy da non esportare assolutamente. Contro i rifiuti a cielo aperto della Campania, si mobilita il Veneto, con gli operatori turistici che stanno preparando campagne pubblicitarie da diffondere in Germania e Austria per ribadire che «Noi, non siamo Napoli».
Il Veneto teme che la stampa straniera non vada tanto per il sottile con le distinzioni e il contraccolpo d’immagine si estenda a tutta l’Italia. Con il rischio di danneggiare la prima industria della regione: (è la più visitata d’Italia con 34 milioni di presenze straniere) alimentato proprio da tedeschi, austriaci e olandesi. Intanto è stato avviato un giro d’orizzonte per verificare se ci siano stati cali delle prenotazioni per presentare poi il conto alla Campania o in subordine al governo. Il pensiero, automaticamente, va al fattore-Napoli che sembra aver innescato, in tutta Europa, e non solo, un battage negativo sull’Italia. Il Veneto sta correndo ai ripari, con l'input del governatore Galan che sostiene spot e campagne finalizzate a distinguere la terra veneta dal sud. «Il disastro di Napoli e di una parte della Campania ha dei responsabili, cui dovremmo far pagare il danno che hanno causato al loro territorio e all’intero Paese - aggiunge il governatore Veneto - Per fortuna in Campania, per esempio a Salerno e dintorni, ci sono casi eccellenti di virtuosa amministrazione e questo dovrebbe far sperare il meglio ai cittadini di Napoli, nel senso che rinascere si può».
Secondo il vice governatore Luca Zaia - in partenza per la Germania, in missione di restaurazione d'immagine - i mass media tedeschi, dalla Bild alla Frankfurter, starebbero gettando fango anche contro il Veneto. «Non possiamo permetterci un simile danno d'immagine, per il turismo e la cultura», scandisce Zaia. «È veramente indegna l’immagine dell’Italia nel mondo creata dai rifiuti di Napoli accumulati nelle strade, che in questi giorni occupa le prime pagine dei giornali e dei notiziari televisivi di ogni parte del pianeta. È un fatto che danneggia tutti, ma che pesa di più nel Veneto, che conta 60 milioni di presenze turistiche con oltre 13 milioni di pernottamenti registrati dai cittadini della Germania. Dovrebbe intervenire personalmente Rutelli e il Governo dovrebbe stanziare fondi per rimediare a questa sciagura mediatica».
Operatori e Confturismo del Veneto, indirizzeranno ai media tedeschi messaggi come: «Il Friuli non è Napoli». Azioni che stanno creando non poche polemiche. Per l’assessore al turismo della Provincia di Venezia, Danilo Lunardelli, «andare a spiegare che Napoli è Napoli e Venezia è Venezià è un gioco assolutamente rischioso e, francamente, di dubbio gusto. Farlo sembra quasi voler speculare sulle difficoltà altrui».


Altrettanto dura è stata la reazione del sindaco di Napoli, Rossa Russo Jervolino - che ha attaccato la Confturismo Veneto definendo indegna la campagna che l’associazione si appresta a lanciare sulla stampa straniera.

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