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E Venezia sogna il sublagunare, il treno del futuro

Il treno del futuro, quello che «buca» la laguna per collegare sott'acqua la città alla terraferma, torna d'attualità a Venezia. La sublagunare, progetto avveniristico che consentirebbe di unire in soli 15 minuti Venezia all'aeroporto di Tessera, può non essere una chimera, nonostante se ne parli da più di 10 anni. Ora il Comune guidato dal sindaco Giorgio Orsoni fa sul serio. Ma prima di ordinare «avanti con le macchine» vuol capire quali siano le ricadute sociali ed economiche di questa impresa, condividendo la scelta con la città. Non un nuovo Mose, o un Ponte di Messina in laguna, bensì una scelta condivisa sulla «mobilità rapida» da terzo millennio nell'area più delicata al mondo per le infrastrutture: Venezia.
A ridare slancio all'opera è il Protocollo d'intesa firmato oggi dal sindaco Orsoni con la Camera di Commercio. L'ente camerale realizzerà entro il prossimo gennaio uno studio sulle ricadute socio-ecomomiche della sublagunare, analizzando i flussi di mobilità, in chiave di aumento dei turisti, e l'interrelazione con gli altri mezzi di trasporto in vista di una «rete integrata». «Questo protocollo - spiega Orsoni - affronta in modo serio un tema complesso come quello del collegamento veloce fra la Terraferma e Venezia, e avvia un percorso di approfondimenti per capire se la Sublagunare è compatibile socialmente ed economicamente con Venezia». Con i risultati dello studio in mano, il Comune andrà al confronto con la cittadinanza «per poter condividere questa scelta - prosegue Orsoni - nella maniera più ampia».
La sublagunare non va vista solo nell'ottica della mobilità veneziana, ma anche dei grandi eventi prossimo venturi. Come l'Expo di Milano 2015 - teoricamente la prima tratta del treno sotto la laguna potrebbe essere completata in tre anni - o il 2019, anno in cui Venezia è candidata ad essere la Capitale Europea della Cultura. La sublagunare potrebbe rappresentare una grande «attrattiva infrastruttrale» per i flussi turistici diretti verso il Nord Italia nei prossimi anni.
Il progetto, presentato nell'aprile 2005 da una Ati di cui fanno parte una decina di imprese, tra cui l'azienda veneziana dei trasporti pubblici (Actv), Bnl, Mantovani, Sacaim, Arsenale Venezia, Net Engineering, Studio Altieri, Save Engineering, Metropolitana Milanese, è inserito nelle «grandi opere» della Legge obiettivo.
La metropolitana sublagunare è costituita da un tunnel sottomarino a binario unico di 5,8 metri di diametro, posto a 20 metri di profondità, lungo 8,3 km per collegare l'aeroporto di Tessera, l'isola di Murano e le Fondamente Nuove, in centro storico.

Resta da capire se sarà possibile arrivare con una fermata all'Arsenale, e quindi al Lido.

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