Ecclestone è certo: «Nel 2013 si correrà il Gran Premio di Roma»

I bookmaker pare ci credano tanto quanto Bernie Ecclestone. Il patron della Formula 1 ha sentenziato: il Gran Premio di Roma si correrà presto, già nel 2013. Un’affermazione che se non ci fosse di mezzo il pasticciaccio elettorale avrebbe avuto l’onore di aprire le cronache dei quotidiani della capitale. Il circuito progettato da Maurizio Flammini convince Ecclestone e i quotisti britannici (sempre loro), al punto che una scommessa aperta a inizio anno su quale grande capitale ospiterà un Gran Premio, Roma è considerata la più probabile alla debole quota di 1,80. Dopo viene Parigi.
Ma veniamo alle parole di Ecclestone che al magazine tedesco Speedweek ha riferito quanto segue: «Roma entrerà in calendario nel 2013. Avremo 20 gare e penso che i team saranno soddisfatti». Le parole di Big Bernie confermano la tendenza a privilegiare i moderni tracciati cittadini, come quelli di Valencia e Singapore che già fanno parte del campionato mondiale. Tra l’altro nell’agenda di Ecclestone, evidenzia Speedweek, c’è sempre il progetto di organizzare un Gran Premio a New York.
In serata i primi commenti, in verità non troppo benevoli, a riguardo. Il senatore pidiessino Roberto Di Giovan Paolo non confida sui tempi e pensa ad alternative. «Sul Gp di Roma Ecclestone continua a fare annunci. Ma siamo sicuri che i tempi possano essere rispettati? Che si riesca a fare la conferenza dei servizi? Per quanto mi riguarda penso che sarebbe meglio organizzare una sorta di 24 di Ore a Vallelunga. Si eviterebbe così di paralizzare tutto il quadrante sud della Capitale per almeno una settimana».
Più lapidario il pensiero del leghista monzese Paolo Grimoldi: «Roma 2013? Non credo proprio che l’automobilismo approderà sotto il Colosseo prima del 2113. Prima Roma pensi a sanare i debiti della sanità, poi si potrà eventualmente programmare una corsa. Ma per questo ci vorrà almeno un secolo. Vedo comunque che la data di questo fantomatico Gran Premio si sposta sempre più in là e sempre a livello di ipotesi». «Grimoldi ha una visione orba sul Gran Premio di Formula Uno a Roma - ribatte Samuele Piccolo, vicepresidente del Consiglio comunale-.

Dispiace che un esponente del parlamento italiano non comprenda l’importanza di una manifestazione internazionale che non andrebbe assolutamente in competizione con Monza ma che darebbe quel valore aggiunto in termini di presenze turistiche e di occupazione e capace di ridurre il gap di presenze con Londra e Parigi che oggi contano più visitatori di Roma. Peccato davvero ma stia tranquillo il parlamentare padano che il Gran Premio di Roma si farà».

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