Ecclestone-Montezemolo, scontro a sorpresa sulla neve

È una di quelle strane cose che succedono nel pazzo mondo della Formula uno. Bernie Ecclestone, il patron del mondiale F1, l’uomo che in dicembre era apertamente entrato in conflitto con la Ferrari e il suo presidente, Luca di Montezemolo, è ieri arrivato in visita privata a Madonna di Campiglio: ovvero, nell’epicentro montano del mondo in Rosso. Di più: è ospite dello sponsor della Rossa, vero organizzatore dell’evento, per cui, per la proprietà transitiva del galateo, anche ospite del Cavallino. Ma un mese fa Montezemolo, in qualità di numero uno dell’associazione dei team (la Fota), non aveva forse tuonato contro il super manager inglese chiedendo per tutti una più equa spartizione dei ricavi? Ed Ecclestone, fra l’altro, non aveva forse attaccato Maranello ricordando che in passato «la fedeltà della Ferrari era stata comprata consentendole di ricevere più soldi degli altri team»? Eppure, nonostante botta e risposta, attacco e offesa, nel pazzo mondo della F1 succede che neanche quattro settimane dopo si pongano a sorpresa le basi di un vertice. Non stupisce, infatti, che poche ore dopo l’atterraggio di Ecclestone, la Ferrari abbia annunciato l’arrivo a sorpresa, stamane, dello stesso Montezemolo. Visto il momento difficile della F1, per la prima volta in 19 anni, il presidente verrà per stare vicino a squadra e partner, ma è innegabile che il vertice con Ecclestone ci sarà. Nell’attesa dell’incontro-scontro, le dichiarazioni rese dal patron inglese a Sky prima di mettersi in volo per le Dolomiti non sono state delle più tenere: «Non sono sicuro che Montezemolo abbia bisogno di questo nuovo incarico (al vertice dei team, ndr), perché è uno di quegli ambiti dove non puoi vincere e lui prenderebbe a male una sconfitta». E ancora: «Anche lui sta cercando di cambiare qualcosa... Ci siamo incontrati e accordati sugli investimenti da fare. Luca sta dando il meglio di sé e tutti gli chiedono consigli». Quanto alla crisi in F1 «c’è ovunque e anche da noi, ma non siamo preoccupati»; quanto a Massa «quest’anno è da titolo come Hamilton la passata stagione, e poi è un gentleman, ha la personalità vincente»; quanto ad Alonso «è il migliore al mondo. Prima o poi finirà in Ferrari...».

E quanto alla questione della grande torta da dividere meglio fra lui e i team? Appena sbarcato a Campiglio dirà: «Con la Fia i team hanno appena deciso di ridurre i costi, vuol dire che hanno bisogno di meno soldi...».

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