Eccolo lì il bocciodromo più grande del mondo. Ci sono voluti oltre 10 anni e allincirca 5 milioni di euro ma alla fine il momento tanto atteso, più e più volte rimandato, è arrivato. Ieri pomeriggio il taglio del nastro. In via della Grande Muraglia, al Torrino, cerano il sindaco Alemanno assieme al presidente del Coni Petrucci. Special guest: Paolo Bonolis. Euforico Romolo Rizzoli, il presidente della Federbocce, che in tutti questi anni si è adoperato in prima persona per fare in modo che la Cittadella delle bocce vedesse la luce. Con 16 campi attrezzati per ospitare le varie specialità di gioco, bar, ristorante, parcheggio e una foresteria che «sembra un albergo a 4 stelle», per usare le parole del presidente della Fib, il nuovo Centro federale si presenta oggi come una struttura unica nel suo genere. Così non cè da sorprendersi se delegati, dirigenti, arbitri, atleti, tecnici, ma anche semplici appassionati di questo gioco, sono accorsi in massa ieri per assistere allinaugurazione. In fondo questo è uno sport di cui si parla poco, è vero, ma a praticarlo sono in molti. Giusto nella Capitale si contano oltre 80 circoli e più di 100mila aficionados.
«Questi ultimi venti giorni sono stati una corsa contro il tempo», ci confida il presidente della Fib mentre alle sue spalle gli invitati attaccano il buffet. Intanto in pista i fuoriclasse della raffa, del volo e della petanque entusiasmano il pubblico con i loro numeri dalta scuola. «A febbraio eravamo ancora in alto mare - prosegue Rizzoli - ci rimanevano molte cose da fare. Basti pensare che fino a poco tempo fa mancavano i tabelloni elettronici». Adesso però che è tutto pronto o quasi - le stanze della foresteria non sono state finite di arredare - la Coverciano delle bocce fa un certo effetto. Soddisfatti anche gli abitanti del quartiere, ieri c'erano anche loro, la cui pazienza in questi anni è stata messa a dura prova.
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