Non ci sta, Roberto Cassinelli, commissario metropolitano di Forza Italia, a fare la parte di quello che cura lordinaria amministrazione, che traghetta senza infamia e senza lode il partito azzurro di Genova verso le elezioni, senza rischiare di compromettersi troppo. Lui è uno che, al di là dellaplomb anglosassone (certamente assimilato dal papà Giorgio, indimenticabile figura di liberale), quando è il caso - e ora è il caso! - tira fuori la grinta. E decide. E si espone in prima persona. Come ha fatto anche ieri, quando ha presentato alla città il suo progetto su «Genova: quali scelte per rinascere». Un opuscolo di elegante veste grafica (frutto dellabile creatività di Gian Marco Tormena) spiega la filosofia e gli obiettivi essenziali del progetto. Ma prima ancora, alla base di tutto, sta latteggiamento di Roberto Cassinelli, da cittadino, da avvocato e anche da commissario di Forza Italia: «Per passione - spiega - da tempo mi impegno a praticare una politica costruttiva, che sfugga le risse e tenda alla conciliazione delle singole esigenze, nella convinzione che politica sia garantire ciascuno in tutte le espressioni del vivere sociale e, soprattutto, nella quotidianità».
Fedele a questi principi, dunque, Cassinelli si dedica ad approfondire le prospettive della città, in particolare al modo di governare lo sviluppo e le strategie. Ne deriva questo documento che - avverte però Cassinelli - deve intendersi come una base di discussione su cui far convergere contributi critici, purché, ovviamente, costruttivi. Non per nulla, lautore ha voluto sottoporre preventivamente lo studio a trenta personalità della vita pubblica genovese - dal cardinale Tarcisio Bertone a Giovanni Berneschi, da Vincenzo Lorenzelli a Giovanni Novi, da Paolo Odone a Marco Bisagno, da Claudio Burlando a Giuseppe Pericu, ad Alessandro Repetto, ai vertici sindacali - per ricevere commenti, spunti, osservazioni, consigli. «Consigli e contributi - aggiunge il commissario azzurro - che mi aspetto, e che anzi sollecito, dalla gente, da tutti coloro che condividono lobiettivo di sviluppo e promozione della città». Gli argomenti da discutere, daltronde, non mancano, nel progetto di Cassinelli che parte dallanalisi del passato, e in particolare degli ultimi quindici anni - «caratterizzati anche dalla riscoperta del bello e del patrimonio storico» - per cercare di interpretare le linee di indirizzo indispensabili a una moderna «città inserita nella città Europa», ricca di «valori forti e determinati», in cui lestetica si trova in sintonia con leccellenza economica e «il marketing del territorio diventa strategia di governo».
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